Olimpiadi invernali di Pechino 2022: la cerimonia di "Flag Handover" è firmata da Marco Balich

Olimpiadi di Torino 2006: una creazione di Marco Balich.
Olimpiadi di Torino 2006: una creazione di Marco Balich. Diritti d'autore "Torino 2006 - Marco Balich Executive Producer & Creative Director, Produced by K2006"
Diritti d'autore "Torino 2006 - Marco Balich Executive Producer & Creative Director, Produced by K2006"
Di Cristiano TassinariEuronews
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Autentico fuoriclasse mondiale delle cerimonie olimpiche, Marco Balich e il suo team presentano il "Flag Handover" nella cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Pechino, ideale testimone per i prossimi Giochi invernali di Milano-Cortina 2026

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Finiscono le Olimpiadi invernali di Pechino 2022 e già si pensa alla prossima edizione: Milano-Cortina 2026.

E il passaggio della bandiera olimpica ("Flag Handover") dalla Cina all'Italia sarà...italiano.

Balich Wonder Studio
Un primo piano di Marco BalichBalich Wonder Studio

É, infatti, Marco Balich il Direttore Creativo della cerimonia che celebra il passaggio della bandiera dal Paese che ha appena ospitato le Olimpiadi invernali a quello che ospiterà le prossime.

Si svolge all'interno della cerimonia ufficiale di chiusura dei Giochi, in programma domenica 20 febbraio allo Stadio Nazionale di Pechino, conosciuto anche come "Nido d'Uccello".

L'evento, su cui si mantiene il massimo "top secret", è stato ideato dalla società Balich Wonder Studio, con la direzione artistica di Lida Castelli.

"Il passaggio della bandiera è composto solo da un cast di sei persone", ha dichiarato Balich, nell'unica anticipazione che ci ha concesso.

"Abbiamo voluto dare un segnale al mondo, con due bambini che ruotano un globo gigante nel centro, sopra un lago di ghiaccio che si sta incrinando, rappresentando la fragilità del mondo: e poi si abbracciano".
Marco Balich

La "scenografia" rappresenterà anche il polo industriale del nord Italia e la potenza finanziaria del Paese, nonchè la bellezza della natura nelle Dolomiti, i due luoghi che caratterizzeranno i Giochi di Milano e Cortina d'Ampezzo.

Anche la pianificazione e la creazione della cerimonia di "Flag Handover" di Pechino è stata impegnativa, in tempi di pandemia, con i collaboratori di Balich che sono stati inviati in Cina con due mesi di anticipo, per rimanere in quarantena prima di cominciare il lavoro.

"Ma ne è valsa la pena! Abbiamo intenzione di tornare alla normalità, riportando le emozioni nella cerimonia", conclude Balich. "Penso che sia essenziale che i prossimi Giochi invernali riportino la gioia delle Olimpiadi e la speranza per l'umanità".

Efrem Lukatsky/AP2011
Marco Balich insieme a Milla Jovovich, per la festa per i 75 anni dello Shakhtar Donetsk, club calcistico dell'Ucraina.Efrem Lukatsky/AP2011

Un autentico fuoriclasse mondiale

59 anni, veneziano di nascita, Marco Balich è un vero numero uno, un fuoriclasse mondiale specializzato in "cerimonie sportive", ma non solo.
Ha realizzato 14 cerimonie olimpiche e 12 giochi regionali, oltre a diversi grandi eventi su grande scala in tutto il mondo: recano la sua firma le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali di Sochi 2014 e delle relative Paralimpiadi e le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Torino 2006.

Tra i suoi tanti altri capolavori: l'organizzazione dello storico concerto dei Pink Floyd a Venezia nel 1989, l'ideazione dell'Albero della Vita a "Expo 2015" e lo straordinario spettacolo "Giudizio Universale - The Sistine Chapel Immersive Show", con la musica di Sting e le voci di Susan Sarandon e Pierfrancesco Favino.

Gregorio Borgia/Copyright 2018 The Associated Press. All rights reserved.
Marco Balich alla prima di "Giudizio Universale":Gregorio Borgia/Copyright 2018 The Associated Press. All rights reserved.
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