Occidente scettico sul ritiro delle divisioni russe davanti ai confini dell'Ucraina

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Diritti d'autore Vadim Ghirda/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
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Di euronews e ansa
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Il 16 febbraio doveva essere il giorno dell'attacco all'Ucraina da parte della Russia come aveva prefigurato l'intelligence Usa. Di rimbalzo il presidente ucraino ha decretato il 16 febbraio 'Giorno dell'unità nazionale'

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Mosca ha annunciato la fine delle esercitazioni militari in Crimea dove il dispiegamento di truppe aveva alimentato i timori di un'invasione dell'Ucraina. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che le brigate stanno tornando alle rispettive guarnigioni. I reparti del distretto militare meridionale, che hanno completato le esercitazioni tattiche, stanno tornando in treno alle basi. Il Cremlino non ha specificato l’entità o la tempistica del ritiro.

La diffidenza della NATO

Intanto il segretario generale della Nato Stoltenberg sfoggia il suo scetticismo e dichiara "Finora non abbiamo visto alcuna de-escalation sul terreno. Al contrario, sembra che la Russia continui le manovre militari e non abbiamo ricevuto risposta a un documento scritto o proposte scritte che abbiamo inviato alla Russia il 26 gennaio in cui si delineano i temi e gli argomenti su cui gli alleati della Nato sono pronti a sedersi e discutere con la Russia per cercare di trovare un accordo politico d'ora in avanti".

Il compatto fronte occidentale

Anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen alla plenaria di Strasburgo reclama le prove. "La Nato non ha ancora visto segni chiari di ritiro - commenta - Credo che la diplomazia non abbia detto l’ultima parola ma ora dobbiamo vedere i fatti oltre alla parole". Riguardo al gas, von der Leyen ha precisato:

Abbiamo esaminato tutte le possibili opzioni se la Russia sceglie di adoperare come leva di pressione il ricatto energetico e posso dire che per questo inverno siamo al sicuro. Con gli stati membri abbiamo messo a punto misure di emergenza che possiamo adottare se si arriva a una crisi totale: oltre 200 navi di GNL (gas naturale liquefatto) sono in arrivo in Europa
Ursula von der Laeyen

ha detto von der Leyen che pure ha assicurato che bisognerà fare degli investimenti per liberarsi dalla dipendenza dalla Russia per il gas. E così le borse respirano. Molto ottimista è stata la seduta ottimista a Piazza Affari (+2%), al meglio delle altre maggiori Borse europee. A Milano rally insolitaria di Bper (+9,1%) in cima al listino principale, il giorno dopo l'accordo per l'acquisizione di Carige (-0,1%). Bene anche le altre banche, da Fineco (+3,9%) a Intesa (+3%), Banco Bpm (+2,8%) e Unicredit (+2,1%), mentre lo spread Btp Bund è sceso a 165 punti col rendimento del decennale italiano in calo all'1,955%.

Lo scetticismo USA, l'ironia di Putin

Biden ha detto nelle ore scorse che nonostante il ritiro annunciato da Mosca, ci sono ancora 150mila soldati russi ammassati al confine con l’Ucraina.

Il presidente russo Vladimir Putin nei giorni scorsi aveva ironizzato su quella che il Cremlino ha definito l'isteria occidentale e aveva chiesto "di sapere se l’ora esatta in cui inizierà la guerra è stata pubblicata”. Lo aveva riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass. Intanto questo mercoledì 16 febbraio 2022 era il giorno indicato dall'intelligence statunitense come la data del possibile attacco russo contro l'Ucraina, e adesso questa data è diventata per decreto presidenziale, firmato Zelensky, 'Giornata dell'unità nazionale' in Ucraina.

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