Ucraina: telefonata Biden-Putin. La Farnesina invita gli italiani a lasciare il Paese

Il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo statunitense Joe Biden
Il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo statunitense Joe Biden Diritti d'autore AP Photo
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Di Cinzia Rizzi Agenzie:  ANSA, AP
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Zelenksy chiede alla popolazione di non andare nel panico e minimizza gli avvertimenti degli Usa su un attacco imminente

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Una telefonata per evitare la Terza Guerra Mondiale, perché come ha detto Joe Biden "quando sono coinvolti Stati Uniti e Russia si tratta di un conflitto mondiale". Il Presidente statunitense ha parlato per un'ora questo pomeriggio con il suo omologo russo, Vladimir Putin, per tentare ancora una volta la carta della diplomazia. 

Dalla Casa Bianca fanno sapere che la telefonata non ha cambiato lo scenario in Ucraina e che Biden è stato chiaro con Putin: "Se la Russia dovesse invadere il Paese vicino, gli Stati Uniti e gli alleati risponderanno in modo deciso e imporranno costi severi a Mosca". 

La carta della diplomazia è la stessa che ha tirato fuori dalla manica Emmanuel Macron, intrattenutosi oggi al telefono con il Capo del Cremlino per un'ora e 40 minuti. Un "dialogo sincero non è compatibile con un'escalation" della tensione, avrebbe detto il presidente francese durante il colloquio telefonico, che ha consentito di proseguire le discussioni fra i due capi di Stato avviate a Mosca lunedì 7 febbraio. 

L'Eliseo ha poi precisato che nella stessa giornata di sabato Macron parla con Biden, con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

"Lasciate il Paese". Ucraini in piazza

Mentre ci si gioca il tutto per tutto a distanza, diversi Paesi hanno seguito le orme di Washington, invitando i propri connazionali a lasciare immediatamente l'Ucraina: Germania, Spagna e Belgio, le ultime della lista. Anche la Farnesina ha chiesto oggi agli italiani di partire "con i mezzi commerciali disponibili". La Klm, la compagnia di bandiera olandese, ha invece cancellato a partire da questo sabato sera tutti i voli diretti in Ucraina. 

"Diciamo no a Putin", "Gli ucraini resisteranno". Questi alcuni degli slogan dei partecipanti alla protesta di questo sabato mattina all'Università di Kiev. I cittadini ucraini sono scesi in piazza mentre il loro presidente, Volodymyr Zelensky, lanciava un appello: "Non abbiate paura, mantenete la calma e non fatevi prendere dal panico", minimizzando gli avvertimenti degli Stati Uniti su una possibile imminente invasione da parte russa.

Mosca pronta ad attaccare secondo gli Usa

Il fatto è che Mosca ha ormai schierato oltre 120.000 truppe ai confini ucraini e nelle aree occupate, quanto basta per poter entrare nel Paese e, secondo gli americani, conquistare la capitale nel giro di due giorni. Come se non bastasse, nelle scorse ore due navi da guerra russe sono arrivate nel porto di Sebastopoli in Crimea, mentre un'esercitazione su larga scala iniziava nel Mar Nero.

Da Washington fanno sapere che l'eventuale attacco potrebbe arrivare prima della fine dei Giochi Invernali di Pechino, forse già entro questo mercoledì. I segnali di de-escalation che da giorni l'Occidente sta chiedendo a Putin è sempre più un miraggio.

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