Udienza attentati di Parigi, le dichiarazioni shock del mancato kamikaze Abdeslam

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Diritti d'autore BENOIT PEYRUCQ / AFP
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Di Annalisa Cappellini
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L'unico superstite del commando che uccise 130 persone e ne ferì 350 ha ribadito la sua fedeltà allo Stato Islamico

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Salah Abdeslam decise volontariamente di non azionare la sua cintura esplosiva durante l'attentato. È la prima volta che Abdeslam, interrogato oggi durante il processo per gli attentati di Parigi, ammette pubblicamente di avere fatto marcia indietro al momento di azionare la sua cintura esplosiva. Quella che era già un'ipotesi piuttosto solida per gli inquirenti è ora stata riconosciuta dallo stesso attentatore, l'unico superstite del commando che uccise 130 persone e ne ferì 350 il 13 novembre del 2015 a Parigi e Saint Denis.

"Non ho ucciso né ferito nessuno, non ho fatto del male a una mosca" ha dichiarato Abdeslam, denunciando la severità delle pene nei casi di terroristi pentiti prima di passare al'azione. "In futuro - ha detto - quando qualcuno sarà nella metropolitana con una valigia esplosiva, e che all'ultimo momento vuole fare marcia indietro, saprà che non ha diritto di farlo, poiché sarà rinchiuso in carcere e umiliato".

Non ho ucciso né ferito nessuno, non ho fatto del male a una mosca
Salah Abdeslam

In aula, risposte ancora evasive

Il Francese di 32 anni sembra per la prima volta dalla sua cattura più loquace davanti ai giudici, anche se continua a restare evasivo sulle reali motivazioni dell'attacco. "Ogni volta che si parla del tema importante, ovvero di quale fosse la vera missione, le risposte diventano evasive", conferma Philippe Duperron, presidente dell'associazione di vittime 13onze15.

La madre, la sorella e l'ex fidanzata di Salah erano attese oggi anche loro alla sbarra per testimoniare durante questo processo storico, ma il presidente del tribunale Jean-Louis Périès ha annunciato che le tre testimoni non saranno in tribunale: "hanno fatto sapere di non aver intenzione di venire".

Salah Abdeslam ha ribadito in aula la sua fedeltà allo stato islamico: "io appoggio lo Stato islamico, sono con loro, sono per loro, li amo", ha dichiarato. Il suo giuramento di fedeltà al gruppo terroristico risalirebbe agli inizi del 2015, data in cui suo fratello rientrò dalla Siria. Abdeslam ha aggiunto di non essere mai partito per la Siria, anche se l'impresa gli era "passata per la mente". Una rinuncia dovuta, secondo le parole del terrorista, ai suoi legami familiari in Europa.

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