La Svezia rimuove tutte le restrizioni anti-Covid e il Regno Unito potrebbe anticipare la fine delle misure ancora esistenti.
A Stoccolma è il primo giorno senza restrizioni anti-Covid. La Svezia, che ha abolito anche le misure applicabili agli stranieri provenienti da altri Paesi nordici, dall'Unione europea e dallo Spazio economico europeo, ha deciso di non prorogare le restrizioni. Queste prevedevano la chiusura di bar e ristoranti alle 23 e un limite di 500 persone all'interno di locali al coperto più grandi. La Svezia segue l'esempio della Danimarca, che ha recentemente deciso di revocare tutte le restrizioni.
Se secondo gli abitanti della capitale svedese le misure non erano particolarmente severe, per le strade il clima è più leggero. "Onestamente non c'erano tante restrizioni negli ultimi tempi, ma ho notato che la gente è molto contenta del fatto che anche le ultime misure siano state rimosse", dice Thomasine, abitante di Stoccolma. Per molti Svedesi, la fine delle misure straordinarie anti-Covid significa anche la fine del lavoro da remoto.
Il Regno Unito verso la fine delle misure anti-Covid
Diversi Paesi europei hanno già messo fine alle normative anti-Covid o hanno previsto una data per farlo. In Gran Bretagna, per esempio, il premier Boris Johnson ha ammesso davanti al parlamento che potrebbe rimuovere le poche restrizioni rimanenti nel Paese prima del previsto. Inoltre, i positivi non saranno più legalmente obbligati ad isolarsi.
"Pensiamo che potremmo allentare le regole rimanenti, compreso l'obbligo di quarantena, un mese prima del previsto, viste le tendenze positive che i dati continuano a mostrare", ha twittato il ministro della Salute britannico Sajid Javid. "Siamo il Paese con più libertà in Europa grazie alle solite difese che abbiamo messo a punto. Stiamo imparando a convivere con il Covid", ha proseguito.
Un'accelerazione che, secondo alcuni, nasconderebbe un disperato tentativo di superare gli imbarazzi causati dallo scandalo partygate e dalle sue ricadute politiche. Ma le cifre sono dalla parte del Premier: nelle ultime settimane, le contaminazioni sono in calo di circa il 20% e le ospedalizzazioni del 10%.
In Francia, stop al Super Green Pass "tra fine marzo e inizio aprile"
In altri Paesi europei in cui vigono invece ancora alcune restrizioni, i cittadini iniziano a dare segni di insofferenza. È il caso della Francia, in cui centinaia di autisti organizzano tramite social network dei cosiddetti "convogli della libertà" per questo venerdì, sperando di paralizzare la strade di Parigi in segno di protesta contro il pass vaccinale imposto dall'esecutivo. Alcuni partecipanti suggeriscono anche di proseguire verso Bruxelles e i centri del potere europeo il 14 febbraio. Una protesta direttamente ispirata ai 'Freedom convoy' dei camionisti canadesi che hanno bloccato il centro di Ottawa.
Oggi il portavoce del governo Gabriel Attal ha riconosciuto la "stanchezza" dei francesi dinanzi alle misure prese per contrastare la crisi del Covid-19. "Abbiamo fatto la scelta di limitare al massimo le misure restrittive, grazie, in particolare, al pass sanitario ieri e oggi al pass vaccinale (equivalente al Super Green Pass italiano)", ha dichiarato il portavoce dell'esecutivo, che ha aggiunto di volere revocare le misure urgenti "tra fine marzo e inizio aprile".