Sequestrate 20 mila dosi. Residenti del sobborgo di Buenos Aires bruciano pneumatici e bloccano strade per denunciare l'arresto di innocenti
In Argentina è salito a 24 il numero dei morti tra le decine di persone che hanno consumato cocaina mista a oppiacei proveniente da una partita tagliata male venduta nel sobborgo di San Martìn, a nord di Buenos Aires. Tredici gli arresti. Per il terzo giorno consecutivo i residenti hanno bloccato l'autostrada principale del distretto dando fuoco a pneumatici per denunciare la detenzione di parenti innocenti.
In lacrime, Lucía Galloso, nonna della detenuta Priscila Faundez, ha detto che la sua famiglia non è in grado di pagare le spes e legali: "Intorno a casa mia c'è un campo dove si vende la droga. Perché non li cercano lì? Perché hanno preso un’innocente che non ha niente a che fare con tutto questo? Come possiamo permetterci di pagare le spese legali se non abbiamo neanche i soldi per mangiare?".
La polizia ha sequestrato oltre 20 mila dosi di cocaina adulterata. Le autorità sanitarie argentine hanno diramato “l’allerta epidemiologica”.
Il procuratore federale Mónica Cuñarro, della Procura specializzata nel traffico di droga e i crimini complessi, ha chiesto una riforma urgente della legge sulla droga condannando la corruzione di coloro che dovrebbero combatterne il traffico: "Se non verrà fatta la riforma della legge sulla droga si diffonderà l'oligopolio della vendita, sarà questo il destino dell’Argentina".