Quattro cose da tenere a mente dopo la notte elettorale in Portogallo

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Diritti d'autore Armando Franca/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
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Di Euronews Agenzie:  AP
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Trionfo per i socialisti di Costa, accusati di ricatto dagli avversari. Boom per l'estrema destra, ma è debacle per socialdemocratici e sinistra radicale

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Il premier socialista António Costa ha vinto le elezioni anticipate in Portogallo, dove questa domenica gli elettori sono stati chiamati a rinnovare il parlamento.

Costa, per il quale i sondaggi pronosticavano una vittoria a margine risicatissimo, ha ottenuto risultati assai migliori del previsto, piazzandosi davanti agli avversari di centrodestra del Partito socialdemocratico con circa **14 **punti percentuali di distacco. Al momento, tutto indica che Costa diventerà di nuovo premier, con il mandato più longevo da quando la Rivoluzione dei garofani ha ripristinato, nel 1974, la democrazia in Portogallo.

Anche l'affluenza è andata meglio di quanto si temeva nel paese, dove - per scongiurare un aggravarsi dell'astensione da record registrata nel 2019 - una deroga è stata concessa in modo da permettere ad almeno una parte delle oltre 10mila persone in isolamento domiciliare di esprimere il proprio voto.

Più marcata del previsto anche l'impennata di consensi per l'estrema destra diChega! (Basta!), che è divenuta ormai la terza forza politica del paese.

Il trionfo di Costa

Fino all'ultimo minuto, i sondaggi avevano dato praticamente per certo un testa a testa tra socialisti (PS) e socialdemocratici (PSD), pronosticando una vittoria risicata per i primi. Ma quello riportato da Antonio Costa, che si è conquistato il 42% dei voti, è stato un trionfo più che una vittoria.

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Il primo ministro portoghese e segretario generale del Partito socialista Antonio Costa saluta i sostenitori in seguito ai risultati elettoraliArmando Franca/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved

Una rivincita per il premier, che lo scorso ottobre - quando il parlamento ha rigettato la sua legge di bilancio - aveva visto sfaldarsi la cosiddetta geringonça (termine traducibile in portoghese con "marchingegno", "accrocchio"), l'alleanza tenuta a battesimo dopo le elezioni del 2019 con i partiti della sinistra radicale.

Doccia fredda per l'opposizione

A puntare a sparigliare le carte era invece il Partito Socialdemocratico(PSD, principale formazione del centro-destra) guidato da Rui Rio, che contava di cavalcare il disincanto degli elettori nei confronti dei socialisti per imporsi in maniera più decisa rispetto al 2019.

Ma a dispetto del testa a testa pronosticato da sondaggi e analisti politici, lo stacco alla fine è stato netto, con un 28% ai socialdemocratici: un dato insufficiente perfino per tentare l'alleanza con l'estrema destra, ipotesi che Rio aveva comunque escluso categoricamente in campagna elettorale

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Il leader del centro-destra portoghese non ha escluso le dimissioni, dopo i risultati deludenti di domenicaAna Brigida/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved

Il leader socialdemocratico non ha escluso le dimissioni, attribuendo però la vittoria di Costa a un trionfo della logica del "voto utile". "I vincitori indiscussi - ha detto Rio - sono i socialisti". Se questi ultimi dovessero raggiungere la maggioranza assoluta, ha aggiunto, "non vedo come potrei essere utile al PSD" .

"Non c'è bisogno di farne un dramma", ha dichiarato il leader conservatore, visibilmente commosso."I nostri risultati sono stati di gran lunga inferiori alle aspettative" ha ammesso, definendo però "eccellente" la campagna condotta. 

L'exploit dell'estrema destra

Altro grande vincitore di questa notte elettorale è il partito d'estrema destra Chega!: nella tornata del 2019 - la prima per la formazione, all'epoca neonata - aveva ottenuto poco più dell'1 per cento dei voti, pari a un seggio in parlamento.

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Andre Ventura, leader del partito populista Chega, mostra la sua scheda elettorale prima di votare in un seggio elettorale a Lisbona, domenica 30 gennaio 2022Armando Franca/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved

Il boom, già nell'aria secondo i sondaggi, è stato perfino maggiore del previsto. Con un 7% dei voti e un numero di seggi che potrebbe arrivare a 15, Chega è ormai la terza forza politica del paese: il che sancisce la fine dell'eccezione che nel Portogallo vedeva uno degli ultimi paesi europei a non avere una rappresentanza parlamentare d'estrema destra.

"I portoghesi hanno capito il nostro messaggio", ha detto il leader del partito André Ventura, che ha definito l'elezione "positiva per Chega! ma negativa per il paese", promettendo di opporsi ai socialisti in ogni modo possibile e imputando loro il fallimento di molte imprese e attività economiche nel paese.

La débâcle della sinistra radicale

Una pesante perdita di voti l'hanno invece registrata tutte le principali formazioni a sinistra dei socialisti: consensi che, secondo più di un analista, potrebbero essere andati proprio al partito di Costa, che dagli alleati di sinistra era stato abbandonato alla fine dello scorso ottobre.

Il Bloco (Blocco di sinistra), che nel 2019 si era aggiudicato quasi il 10 per cento dei voti, si ferma stavolta al 4,44%. Due punti percentuali li perde anche la CDU (cordata tra Comunisti e Verdi, da non confondere con gli omonimi tedeschi) che dal 6 per cento delle scorse elezioni si è fermata stavolta al 4.

E anche il Bloco, al pari dei Socialdemocratici, ha imputato la vittoria di Costa a un trionfo della "logica del voto utile": una "campagna di ricatto", secondo la leader Catarina Martins.

La notte elettorale, minuto per minuto

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