Dopo la fine della "Geringonça", la sinistra potrà governare ancora in Portogallo?

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Di Nuno PrudêncioEdizione italiana: Cristiano Tassinari
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Dopo sei anni di armonia tra comunisti, socialisti e Bloco de Esquerda, il governo di António Costa è caduto rovinosamente. E il 30 gennaio, in Portogallo, si va alle urne

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Luogo: Portogallo
Argomento: il 30 gennaio il Portogallo torna alle urne, per le elezioni politiche anticipate
Storia: negli ultimi sei anni, l'alleanza di sinistra (socialisti, comunisti e Bloco de Esquerda) ha funzionato a pieno regime, governando in maniera brillante il Portogallo, portandolo anche a eccellenti risultati dal punto di vista economico e di crescita del Paese. Poi qualcosa, nella coalizione, si è rotto. E ora si vota...

Sei anni di "Strana Alleanza", poi...

Dopo anni di austerità, il motore aveva cambiato direzione.
Il 4 ottobre 2015, il centrodestra, con la coalizione tra Partido Social Democratico e CDS-Partito Popolare, vinse le elezioni legislative in Portogallo, ma fu António Costa - arrivato secondo con il suo Partito Socialista - ad andare al governo - dopo inutili tentativi del centro-destra - grazie ad una sorprendente e un'inaspettata "Strana Alleanza" tutta di sinistra, con il Bloco de Esquerda (Be) e il Partito Comunista (Pcpp-Pev).

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António Costa, 61 anni, primo ministro portoghese uscente, durante un recente dibattito televisivo.Euronews

Fu l'inizio di una "macchina politica" senza precedenti nel paese.
È diventata nota come "G****eringonça", la parola che definisce un insolito meccanismo composto da diverse parti che, in qualche modo, funzionano.

Geringonça-bis?

"I tempi sono cambiati, condizioni irripetibili"

Non c'è voluto molto tempo perché la sinistra europea lodasse l'esempio del Portogallo. I politici dei Paesi Bassi e della Francia, ad esempio, hanno cercato di capire i contorni di questo successo e, magari, esportarlo.

António Costa e i suoi socialisti, Jerónimo de Sousa (74 anni) e i suoi comunisti e Catarina Martins (48 anni) e il suo Bloco de Esquerda sperano in un successo elettorale - visto il buon lavoro svolto in questi sei anni - e sperano in una Geringonça-bis. Ma i tempi sembrano irrimediabilmente cambiati...

Márcia Galrão e Rita Tavares hanno scritto un libro ("How Costa set up the Geringonça in 54 days") sulla nascita di questa avventura politica.

Márcia Galrão, una delle due autrici, spiega:
"La sinistra in Europa era un po' sgangherata, non poteva governare praticamente in nessun paese. La Spagna, ad esempio, ha partecipato a successive elezioni per cercare di raggiungere qualche accordo e non è stato possibile ripetere questa esperienza, nè lì nè in altri paesi. Anche perché i partiti populisti, in quei paesi, sono già molto più radicati".

Aggiunge Rita Tavares:
"Ciò che ha funzionato come collante tra quei partiti di sinistra, che fino ad allora non si erano mai capiti, è stata la necessità di tenere la destra fuori dal potere. Tutte le parti che fanno parte della Geringonça sottolineano che quelle erano condizioni che accadono una sola volta nella vita politica e che molto difficilmente si ripeteranno".

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Le due autrici del libro sulla recente vita politica in Portogallo.Euronews

"Metodo portoghese da esportare"

Jörg Demel è venuto dall'Austria in Portogallo per studiare all'università. E non se n'è più andato. Vive a Sintra, città non lontano da Lisbona. Ma non dimentica che nel suo paese d'origine - l'Austria - ci sono governi (di destra) con orizzonti molto diversi.

Jörg Demel, imprenditore e musicista:
"Penso che sia decisamente democratico dover negoziare ogni decisione e prendere decisioni insieme. Potrebbe essere un po' utopistico, ma penso che questo metodo portoghese dovrebbe essere preso in considerazione per un ripensamento di come i risultati delle elezioni, in un paese democratico, portano poi alla formazione di un governo".

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Jörg Demel: il suo sogno è il "metodo portoghese" in tutta Europa.Euronews

"Esempio della sinistra": bella storia d'amore, ma finita

La storia d'amore della "Geringonça" in Portogallo è durata sei anni, ma poi piccole "infedeltà politiche" hanno portato alla fine della relazione.
E il 30 gennaio si va a votare.

Cosa ne pensano i portoghesi di queste elezioni?

"Le elezioni in questo periodo sono sempre negative. Ma la cosa peggiore per me è che non ci sono alternative", spiega una donna.

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"Brutto periodo per andare a votare".Euronews

"Penso che abbia senso andare a votare. Più partiti ci sono e probabilmente più persone sono rappresentate, considerando che ognuno di noi ha il proprio voto, e i voti sono distribuiti tra i partiti esistenti", commenta un uomo.

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"Più partiti ci sono, meglio è".Euronews

Un altro portoghese la butta sullo humour:
"I tedeschi hanno già copiato il nostro metodo. Ma non vendiamo i diritti! Questa è una cosa tutta portoghese, abbiamo già questo difetto di fabbricazione d'origine...", e si fa una bella risata.

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"Abbiamo il difetto di essere portoghesi...".Euronews

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Risorse addizionali per questo articolo • EDIZIONE ITALIANA: CRISTIANO TASSINARI

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