La sciatrice bergamasca ha già iniziato la fase di riabilitazione, dopo la caduta di domenica a Cortina e l'ennesimo infortunio al ginocchio. Obiettivo: la discesa alle Olimpiadi di Pechino, in programma il 15 febbraio
Servirà un "miracolo olimpico". Tempo a disposizione: 22 giorni.
Sempre una corsa contro il tempo, per Sofia Goggia.
Nelle sue discese in pista, sulla neve, e adesso nel suo conto alla rovescia verso le Olimpiadi invernali di Pechino, dopo la caduta (alla velocità di 92 km/h) nel SuperG di domenica a Cortina, che le ha causato una lesione parziale al crociato del ginocchio sinistro - già operato nel 2013 - , una piccola frattura al perone e una sofferenza muscolo-tendinea.
29 anni, bergamasca, campionessa olimpica di discesa libera alle Olimpiadi di Pyeongchang 2018 - vincitrice in questa stagione di sei prove di Coppa del Mondo - Sofia Goggia ha già cominciato il periodo di riabilitazione, in un centro di fisioterapia - il Fisiocenter Multimedica - a Bagnolo San Vito (Mantova), insieme al suo preparatore Roberto Galli e al fisioterapista Matteo Benedini.
Obiettivo dichiarato: essere al via nella discesa olimpica di Pechino, in programma il 15 febbraio.
Alle Olimpiadi invernali Sofia Goggia sarà la portabandiera azzurra.
Già lo scorso anno, ha dovuto saltare i Mondiali di sci di Cortina per un infortunio rimediato in Germania, dove riportò la frattura del piatto tibiale.