Il governo polacco, per ora, non intende nè pagare nè chiudere la miniera, difendendo i tanti posti di lavoro che ruotano attorno alll'impianto della Bassa Slesia. Ma la multa "da inquinamento" aumenta, giorno dopo giorno
15 milioni di euro (più interessi) di multa.
L'Unione europea multa la Polonia per non aver chiuso la miniera di lignite di Turów, nella Bassa Slesia, al confine con la Repubblica Ceca e non lontano dalla frontiera con la Germania.
La Commissione europea detrarrà milioni di euro a Varsavia per coprire la multa di 500.000 euro che la Polonia deve pagare per ogni giorno che continua a sfruttare la miniera di Turów.
Il primo pagamento è già scaduto (e non è stato pagato).
Spiega il portavoce della Commissione europea, Balazs Ujvari:
"Per la prima richiesta di pagamento che la Commissione ha inviato il 10 novembre alle autorità polacche, il termine è scaduto ieri. Questo significa che il termine di 45+15 giorni è già scaduto. Quindi, il prossimo passo della procedura, secondo il regolamento finanziario, è la cosiddetta procedura di compensazione".
In maggio e in settembre 2021, la Corte di Giustizia europea ha condannato due volte la Polonia, dando ragione nel contenzioso alla Repubblica Ceca, in quanto il sito minerario inquina le falde acquifere delle regione ceca di Liberec, appena oltre il confine.
La miniera di lignite di Turów - che il governo polacco, per ora, non intende chiudere - produce l'8% del fabbisogno di elettricità di tutta la Polonia e dà lavoro a moltissimi abitanti della Bassa Slesia.
Un'eventuale chiusura della miniera significherebbe un autentico tracollo economico per la regione sud-occidentale della Polonia.
Il carbone e i suoi derivati contano ancora per circa il 65% del fabbisogno energetico polacco.
Varsavia prevede di chiudere le sue miniere di carbone non prima del 2049.
Euronews racconta
Reportage di Valerie Gauriat (21.12.2018)
Edizione italiana: Cristiano Tassinari