Lo sversamento di seimila barili di greggio investe le coste peruviane

Video. Disastro ambietale in Perù

Migliaia di tonnellate di greggio destinate alla raffineria della compagnia petrolifera iberica Repsol  sulle coste del Pacifico hanno investito spiagge, aree protette e fauna marina su uno spazio di almeno 18mila km quadrati nella provincia peruviana di Callao. Il presidente del Perù Pedro Castillo ha ispezionato dall'alto il disastro.

Migliaia di tonnellate di greggio destinate alla raffineria della compagnia petrolifera iberica Repsol  sulle coste del Pacifico hanno investito spiagge, aree protette e fauna marina su uno spazio di almeno 18mila km quadrati nella provincia peruviana di Callao. Il presidente del Perù Pedro Castillo ha ispezionato dall'alto il disastro.

Il governo di Lima ha chiesto alla compagnia petrolifera spagnola Repsol di rispondere per la fuoriuscita del greggio ed ha fatto sospendere le operazioni al terminal «fino a quando non saranno determinate le cause dello sversamento.

Lo scenario di un disastro grave

L'impatto sulla biodiversità marina e della costa del Pacifico peruviana è disastroso. Gli ambientalisti si affanno con mezzi di fortuna a salvare i cormorani e gli altri uccelli che sono stati aggrediti dal petrolio fuoriuscito.  Stando a Repsol, le cause della catastrofe risale all'onda lunga originata dall'eruzione vulcanica di Tonga sabato scorso. Le operazioni di scarico del greggio destinato alla raffineria di La Pampilla sono state sconvolte dalle onde. La petroliera Mare Dorium, impegnata nelle operazioni, è stata requisita dall'autorità giudiziaria presso il porto di Callao. "Questo è un grave attacco alla biodiversità, all'ecologia, alle nostre coste, alle nostre spiagge. La verità è che è un disastro ecologico": sostiene il sindaco di Ventanilla Pedro Spadaro.

La difficoltà delle operazioni

Per Juan Carlos Riveros (Biologo dell' Organizzazione Internazionale per la Conservazione degli Oceani Oceania: "E' evidente che il personale addetto (alla pulizia dell'olio n.d.r.) non dispone delle attrezzature necessarie, in termini di protezione individuale. La tecnologia che utilizzano è a dir poco primitiva. Non c'è grande efficienza nella raccolta del catrame".

Preteste immediate

I pescatori e gli abitanti dei villaggi hanno protestato davanti alla raffineria di La Pampilla, chiedendo un'azione per contrastare l'inquinamento ambientale. Intanto la Procura peruviana ha aperto un'inchiesta contro Repsol per il reato di inquinamento ambientale. Le multe potrebbero superare i 34 milioni di dollari.

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