Covid: Regno Unito e Repubblica Ceca allentano le misure restrittive

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Pandemia, come la affrontano i Paesi in Europa: maglie più larghe nel Regno Unito e nella Repubblica Ceca, appello alla vaccinazione in Serbia

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La lotta al Covid? Il Regno Unito ripiega, in considerazione della tregua che vede i contagi diminuire nella maggior parte del Paese per la prima volta dall'inizio di dicembre.
Perciò, dal 26 gennaio prossimo, non dovrebbe più essere obbligatorio indossare la mascherina sui mezzi pubblici e negli esercizi commerciali e il green pass rafforzato (quello che certifica l'avvenuta vaccinazione) non sarà più necessario. Passo indietro anche sull'invito ad avvalersi dello smart working, rivolto alle aziende.

Regno Unito, la fine del piano B

Cadono insomma le disposizioni del cosiddetto piano B, attualmente in vigore.

"Gli ultimi dati ONS (Office of National Statistics) mostrano chiaramente che i livelli di infezione sono in calo nel regno Unito - ribadisce il premier Johnson - E mentre ci sono alcuni luoghi in cui è probabile che i contagi continuino ad aumentare, comprese le scuole elementari, i nostri scienziati credono sia probabile che l'onda omicron abbia ora raggiunto il picco a livello nazionale".

Repubblica Ceca, meno misure restrittive: "Evitiamo spaccature nel Paese"

Anche il governo ceco elimina il decreto che rendeva le vaccinazioni contro il Covid obbligatorie per il personale sanitario e delle case di ura, gli uomini delle forze armate, gli agenti di Polizia e, in generale, tutti gli ultrassessantenni.

La misura, che aveva alimentato diverse proteste di piazza , è stata cancellata per 'evitare spaccature nel Paese', ha detto il premier Petr Fiala.

Nella Repubblica Ceca lasvolta arriva mentre un'ondata della variante Omicron ha investito il Paese di 10,7 milioni di persone. Il ministero della Salute ha detto che, martedì, 28.469 nuovi casi sono stati segnalati: un numero giornaliero record dall'inizio della pandemia e più del doppio dei 12.371 segnalati lo stesso giorno della settimana scorsa.

Serbia, l'appello alla vaccinazione

In Serbia, con un test su due positivo al coronavirus e un picco di nuove infezioni (17.318 nelle ultime 24 ore), gli ospedali sono sotto pressione. Le autorità sanitarie invitano i cittadini a farsi vaccinare.
La direttrice dell'Istituto per le malattie polmonari, la dottoressa Ljiljana Timotijevic, spiega che il maggior numero di pazienti arrivati all'Istituto non sono vaccinati.
"Non possiamo dire che tutti i pazienti hanno un quadro clinico lieve, ci sono pazienti con complicazioni - sottolinea la pneumologa - L'unico modo per evitare la saturazione dei centri di cura è la vaccinazione" conclude Timotijevic.

Paesi Bassi, chiusi i luoghi di cultura

I Paesi Bassi sono in blocco rigido da metà dicembre.
Un allentamento delle restrizioni è stato deciso venerdì scorso: attività commerciali come parrucchieri, palestre e negozi non essenziali sono state autorizzate a riaprire, ma musei, teatri e cinema, insieme a bar e ristoranti, devono rimanere chiusi.

Emilie Gordenker, direttrice del Museo Van Gogh, è perplessa: "Capisco la riapertura delle palestre ma - sapete - si ha bisogno anche di una palestra mentale. E un museo è un luogo dove la gente viene sempre più spesso per trovare profondità o una ragione per la propria vita".

Illogica e contraddittoria, così è stata definita l'azione del governo da parte degli operatori del settore, che hanno espresso il loro dissenso sulle chiusure dei luoghi culturali.

Una protesta originale

Sotto lo sguardo di Van Gogh, un'estetista mette lo smalto alle unghie delle sue clienti. Il tavolo di lavoro è stato sistemato sotto gli autoritratti del maestro olandese. È così che, per protesta, il Van Gogh Museum di Amsterdam si è trasformato in un salone di bellezza.

La direttrice del museo, Emilie Gordenker, spera che questa manifestazione di creativo dissenso, insieme ad altre in tutto il Paese, metta in evidenza quella che lei definisce un'incoerenza nella politica del governo sulle misure Covid.

Ma sono state diverse le istituzioni che hanno aderito all'iniziativa:

- Il centro De Balie di Amsterdam ha aggirato le regole, aprendo come istituzione religiosa chiamata 'Società Filosofica, la Comunità della Ragione'.

-Il Mauritshuis, che ospita la Ragazza con l'orecchino di perla di Vermeer, ha organizzato un campo di allenamento, alle porte del Parlamento all'Aia.

-Il Museo Panorama Mesdag, sempre a L'Aia, ha offerto un pomeriggio "Boost your mind", "Potenzia la mente". Era uno dei circa 70 membri dell'Associazione Olandese dei Musei ad offrire le cosiddette lezioni di ginnastica museale.

-Il museo di Limburgs nel sud-est era fra quelli che si sono trasformati in palestra per il giorno.

Dall'altra parte della piazza dei musei di Amsterdam, il Concertgebouw ha offerto a 50 persone una prova orchestrale, accompagnata dalle forbici di un parrucchiere che operava sul palco.
Le orchestre olandesi sono attualmente autorizzate a provare ma non ad ammettere il pubblico.

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