Marea nera in Perù dopo l'eruzione a Tonga

Marea nera in Perù dopo l'eruzione a Tonga
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Di Annalisa Cappellini
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I dipendenti della raffineria di la Pampilla lavorano per rimuovere il petrolio che si è riversato su una spiaggia di Lima a seguito delle forti onde causate dall'eruzione vulcanica a Tonga.

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I dipendenti della raffineria di la Pampilla, proprietà della spagnola Repsol, sono al lavoro per rimuovere il petrolio che si è riversato su una spiaggia di Callao, nei pressi di Lima.

La fuoriuscita è una conseguenza indiretta dell'eruzione vulcanica a Tonga. Le forti onde che si sono generate a seguito dell'esplosione hanno attraversato il Pacifico provocando la perdita durante le manovre di scarico di una petroliera.

Secondo le autorità peruviane, la perdita è "limitata", anche se le cifre ufficiali non sono state rese pubbliche. La marea nera è ormai "sotto controllo", affermano. Secondo il ministro dell'Ambiente Rubén Ramirez, la chiazza copre "circa tre chilometri di spiaggia", che sono stati chiusi al pubblico.

La chiazza copre circa tre chilometri di spiaggia.
Rubén Ramirez
Ministro dell'Ambiente peruviano

Due donne sono morte annegate sabato scorso in Perù, a causa delle forti onde provocate dall'eruzione a Tonga.

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