Il tutto per valutare l'entità dei danni, dopo che l'eruzione vulcanica dello scorso sabato ha innescato uno tsunami nel Pacifico
Australia e Nuova Zelanda hanno inviato aerei da ricognizione per valutare l'entità dei danni alle isole Tonga, dopo che l'eruzione vulcanica dello scorso sabato ha innescato uno tsunami nel Pacifico.
L'eruzione ha anche interrotto i collegamenti ad internet, isolando ulteriormente il regno polinesiano dal resto del mondo.
L'Australia invierà anche generi alimentari nell'arcipelago di 170 isole per lo più disabitate: lo tsunami avrebbe avuto un impatto significativo sulla costa settentrionale della capitale, Nuku'alofa, situata a circa 65 km dal vulcano Hunga Tonga.
L'eruzione di quest'ultimo è stata così potente da essere udita sino all'Alaska, a quasi 10.000 miglia di distanza, innescando onde che hanno travolto le coste di California, Giappone e Perù, dove sono annegate due donne.
Danni ancora incerti, ma in ogni caso ingenti, quelli causati dallo tsunami abbattutosi sull'arcipelago, dove l'eruzione è stata equivalente a un sisma di magnitudo 5.8.
La premier neozelandese, Jacinda Ardern, ha confermato che lo tsunami "ha avuto un impatto significativo sulle spiagge settentrionali: ovunque sarà necessaria una profonda opera di bonifica e pulizia".
Il vulcano Hunga Tonga Hunga Haapai si trova sotto la superficie del mare e nel 2009 eruttò grandi quantità di lava e di cenere.
Nel 2015 dalle sue eruzioni si generò un'isola di due chiliometri di lunghezza per uno di larghezza, con un picco di oltre 100 metri di altitudine.