La rabbia e la pausa degli ucraini. "Putin deve darsi una regolata"

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Ucraina Diritti d'autore Diritti d'autore: AP Photo/Andriy Andriyenko
Di Debora Gandini
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Per molti ucraini la presenza delle truppe Nato è una garanzia di sicurezza per l’Ucraina. Mosca non può dettare legge a nessun paese

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Da una parte la diplomazia al lavoro, dall’altra la preoccupazione dei residenti di Kiev. Sullo sfondo i negoziati tra Stati Uniti e Russia per scongiurare il rischio di un conflitto nel Donbass.

Per molti la presenza delle truppe Nato è una garanzia di sicurezza per l’Ucraina. Mosca non può dettare legge a nessun paese, dice quest’uomo. "Essere uno stato neutrale non è un'opzione, questa è l’Alleanza Atlantica. Il nemico deve essere distrutto anche mentalmente e fisicamente". C’è chi spera che gli Stati Uniti restino a fianco dell’Ucraina, perché Putin deve essere ridimensionato.

Mosca ha cercato di strappare una serie di concessioni agli Stati Uniti e agli alleati occidentali, comprese le garanzie che la NATO non si espanderà più verso est in paesi dell’ex blocco sovietico, come e l'Ucraina. Intanto però la Russia ha dispiegato circa 100.000 soldati lungo il confine almeno secondo l’intelligence statunitense.

La preoccupazione di un intervento armato e quindi di un’invasione restano le preoccupazioni maggiori mentre gli occhi sono tutti puntati sui colloqui in corso. Il leader del Cremlino punta a un accordo sul Donbass che aggiri l’Unione europea, sfruttando anche le tensioni transatlantiche e le spaccature all'interno dell’Alleanza Atlantica.

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