Scuola: Presidi lombardi, sarà come andare alle Termopili

Loria (Anp), se non per scelta arriveremo alla dad per necessità
Loria (Anp), se non per scelta arriveremo alla dad per necessità
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - MILANO, 07 GEN - "Visto che, a quanto dicono gli esperti, non siamo ancora arrivati al picco di contagi di questa variante Omicron, credo che se non siamo passati alla dad per scelta, ci arriveremo per necessità". Questo il commento rilasciato all'ANSA dal presidente lombardo dell'Associazione Nazionale Presidi, Matteo Loria, a proposito della decisione del governo di non riaprire le scuole con la didattica a distanza. "Lunedì, quando riapriranno gran parte delle scuole lombarde - aggiunge Loria, che è preside di un'istituzione di Vigevano - sarà come andare alle Termopili". "Solo nella mia scuola - aggiunge Loria - già adesso abbiamo 45 studenti e 8 docenti positivi e credo che tra due giorni la situazione sarà anche peggiore. Non è tanto un problema di tipo epidemiologico ma organizzativo, perché sarà molto difficile mettere a disposizione degli studenti che ci saranno un programma didattico adeguato, anche perché non è possibile reclutare un supplente in un paio di giorni". Un problema comune a quasi tutti gli istituti scolastici lombardi, visto che un sondaggio promosso in questi giorni dall'Associazione Presidi della Lombardia su 150 dirigenti scolastici, ha messo in evidenza che mediamente ogni scuola riprenderà con una decina di docenti in meno, tra positivi al Covid, soggetti in quarantena, insegnanti in malattia o personale sospeso per non aver adempiuto all'obbligo vaccinale, che in Lombardia raggiunge quota 2.500 dipendenti. "Anche noi presidi siamo tutti a favore della scuola in presenza, ma in questa situazione di emergenza credo che sarebbe stato giusto ripartire con la Dad per poter offrire agli studenti un programma più sicuro e organizzato - conclude Loria -. Rinviare l'apertura degli istituti di due settimane non avrebbe cambiato nulla, anzi avrebbe consentito ad un numero maggiore di studenti di vaccinarsi e ai tanti già positivi di uscire dalla quarantena". (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Guerra in Ucraina: i russi vogliono conquistare Chasiv Yar entro il 9 maggio

Gli eurodeputati chiedono di sequestrare i beni russi congelati

Difesa: Rishi Sunak annuncia piano aumento spesa al 2,5 per cento del Pil