Per alcuni, l'unica soluzione è sopprimerli
I brumby, ovvero i cavalli selvaggi, minacciano l'ecosistema del parco nazionale Kosciuszko, una riserva naturale nel sud-est dell'Australia, nel cosiddetto nuovo Galles del Sud. Si tratta di animali importati dagli europei, che secondo gli ambientalisti minacciano le altre specie autoctone.
L'Australia ha una biodiversità unica al mondo. Più dell'80 percento di piante e animali del Paese, non si trovano in nessun'altra parte. I bramby nascono dai cavalli abbandonati dai cacciatori d'oro europei nell'800 e adesso hanno raggiunto un numero tale da essere un pericolo per le altre specie.
Il governo sta studiando il modo per ridurre il loro numero da 14mila a 3mila entro il 2027, contraddicendo la legge del 2018, "Kosciuszko Wild Horse Heritage Act", che invece li proteggeva. Una legge scellerata secondo gli scienziati.
Ma per alcuni ambientalisti anche lasciarne 3mila non risolverebbe il problema, perché si riprodurrebbero rapidamente. Secondo alcuni, bisognerebbe ucciderli tutti. Non certo una soluzione facile, dato che ormai i cavalli sono un simbolo nazionale. L'alternativa è catturare gli animali e sterilizzarli, oppure addestrarli e tenerli in stalla. Ma di certo una soluzione va trovata e anche in fretta.