Covid 19, Italia: obbligo di vaccino per gli over 50. Pass base per servizi e negozi

Covid 19, Italia: obbligo di vaccino per gli over 50. Pass base per servizi e negozi
Diritti d'autore Gregorio Borgia/Copyright 2022 The Associated Press.
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Di Eloisa Covelli Agenzie:  Ansa
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Italia: obbligo di vaccino per gli over 50. Pass base per sevizi e negozi. Omicron corre in tutta Europa. In Gran Bretagna calano i contagi

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L'Italia è il primo paese europeo a introdurre l'obbligo di vaccino per gli over 50. Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il nuovo decreto anti-Covid che contiene un'ulteriore stretta per arginare la variante Omicron.

Dal 15 febbraio Super green pass per coloro che dovranno andare al lavoro o certificato di avvenuta guarigione. Per chi non ha un’occupazione scatta l’obbligo del vaccino fino al 15 giugno. Il via libera arriva all’unanimità dal Consiglio dei Ministri. Una misura che vale sia per il settore privato che pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati. La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo.

Le verifiche spetteranno ai datori di lavoro e chi non ha il super pass sarà considerato assente ingiustificato, "con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari", ma con la sospensione dello stipendio e di qualunque "altro compenso o emolumento comunque denominato". Le imprese potranno sostituire chi non ha il pass rafforzato. In questo caso sono previste sanzioni: chi entra in un luogo di lavoro e non ha il super pass incorre in una sanzione erogata dal prefetto che va da 600 a 1.500 euro.

C'è stato un Consiglio dei ministri importante che ha approvato all'unanimità norme rilevanti che ci possono aiutare nelle prossime settimane a contrastare il virus, la più importante è l'obbligo vaccinale a tutti i cittadini del nostro paese che hanno più di 50 anni, che verrà controllato in particolare nei luoghi di lavoro attraverso l'utilizzo del green pass rafforzato
Roberto Speranza
ministro della Salute

Ha votato a favore anche la Lega, recalcitrante in un primo momento rispetto all'introduzione dell'obbligo. In cambio i ministri leghisti Massimo Garavaglia ed Erika Stefani (assente Giancarlo Giorgetti) hanno evitato il super green pass (che si ottiene solo con la vaccinazione) per andare dal parrucchiere o in banca, per l’accesso ai servizi alla persona, ai negozi, e ali uffici pubblici: basterà il certificato base, quello che si ottiene anche con il tampone.

"Siamo responsabilmente in maggioranza ma non acquiescenti a misure che ledono diritti e sono senza fondamento scientifico", scrivono i ministri leghisti in una nota durissima diramata a Cdm in corso, dopo che dal partito avevano invitato il governo a usare "criteri non ideologici, dal momento che gli over 65" vanno per lo più in terapia intensiva e non gli over 50.

Vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite
Mario Draghi
presidente del Consiglio italiano

Tornerà anche l'uso dello smart working: i ministri Brunetta e Orlando hanno firmato la circolare nella quale si sensibilizzano le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a utilizzare pienamente lo strumento.

Con il decreto il governo Draghi modifica anche le norme sui casi Covid a scuola. Alle Scuole elementari, con un solo contagio, la classe resta in presenza con testing di verifica, ma con due va tutta in Dad. Alle scuole superiori e alle medie la Dad scatterebbe solo al terzo caso in classe, mentre con due casi solo i vaccinati completi resterebbero in presenza e comunque monitorati. Anche alle superiori, con un caso è prevista l'autosorveglianza per tutti e utilizzo Ffp2.

Test gratis a studenti in autosorveglianza

Nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, gli studenti che dovranno fare autosorveglianza potranno essere sottoposti a test gratuitamente. Per questo tipo di misura, il Commissario per l'Emergenza ha autorizzato lo stanziamento 92 milioni e 505mila euro fino al 28 febbraio. 

Cosa accade negli altri Paesi

Sarà più facile viaggiare da e per il Regno Unito. Il governo ha tolto il doppio tampone, dato che ormai la variante Omicron è diffusa in tutto il Paese. I contagi sono scesi sotto i 200mila casi al giorno, ma la pressione sul sistema sanitario resta notevole.

Ecco l'annuncio di Boris Johnson al parlamento: "Dalle 4 del mattino di venerdì elimineremo il test pre-partenza che scoraggia molti dal viaggiare. Elimineremo anche il requisito dell'autoisolamento all'arrivo fino alla ricezione di un test molecolare negativo, quindi chi arriverà in Inghilterra dovrà fare un test rapido entro la fine del secondo giorno e se positivo un ulteriore test per aiutarci a identificare un'eventuale nuova variante".

Nuove misure anche in Repubblica ceca. A gennaio il virus ha ripreso a correre al ritmo di 10mila contagi al giorno. Per evitare di paralizzare i servizi essenziali è stata ridotta la quarantena

"Da martedì l'isolamento scenderà a 5 giorni - dice il ministro della salute ceco, Vlastimil Válek - Stesso lasso temporale per tutti. Dal 17 gennaio verranno testati tutti gli impiegati, ripeto tutti gli impiegati".

Il Portogallo segna un nuovo record con due contagiati ogni 100 abitanti. Crescono i ricoveri, ma non le terapie intensive. Le misure di contenimento in scadenza il 9 gennaio saranno probabilmente prorogate dal Consiglio dei ministri di giovedì.

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