La Cina nega l'eccessiva espansione nucleare

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Diritti d'autore AP Photo/Mark Schiefelbein
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La Cina replica alle accuse americane di aver incrementato eccessivamente la politica degli armamenti nucleari. 'È il minimo richiesto per la nostra difesa nazionale'

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Fu Cong , Direttore generale del Dipartimento per il controllo degli armamenti del Ministero degli Esteri cinese , respinge le osservazioni degli Stati Uniti negando - in risposta al Pentagono -  che il governo stia rapidamente espandendo il suo arsenale atomico, pur ammettendo che il paese sta modernizzando le sue forze nucleari. 

Il rapporto del  Pentagono 

"Se le due superpotenze nucleari continuaeranno a ridurre fino al nostro livello, saremo felici di unirci. Lo abbiamo detto molte volte  - ribadisce Cong - e questa è ancora la nostra posizione. Quando parliamo di disarmo nucleare o di riduzione nucleare, diciamo sempre che dovrebbe essere fatto in modo graduale. Un modo graduale a livello globale significa che le due superpotenze devono ridurre, ridurre ulteriormente e drasticamente le loro capacità nucleari ad un livello paragonabile a quello della Cina".

Cong è stato anche critico sui metri di giudizio  aggiungendo che la dimensione della forza nucleare della Cina , che l'America giudica una crescente minaccia, non dovrebbe essere stimata sulla base delle foto satellitari e rassicura sull'intenzione di voler mantenere un margine di sicurezza rispetto agli equilibri asiatici mutevoli.

"A proposito delle affermazioni americane sulla Cina che starebbe espandendo le sue capacità nucleari - lasciatemi dire che questo non è vero. La Cina  adotta la politica della deterrenza, e manteniamo il nostro arsenale nucleare al minimo richiesto per la nostra difesa nazionale. Quindi non è la nostra politica ad espandere drammaticamente, per dirla con le parole degli Stati Uniti, .

Dunque la politica cinese resta quella dichiarata del 'mai colpire per primi' . Cina Russia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti hanno comunque ribadito di restare impegnati nel solco del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari.

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