No allo sfruttamente delle miniere di litio. Proteste ecologiste e blocchi stradali, in Serbia, contro il governo e la società Rio Tinto
Dopo una breve tregua per le festività, in Serbia si torna in piazza per manifestare contro la possibile estrazione di litio da parte della società Rio Tinto.
A Novi sad i dimostranti hanno bloccato le strade per chiedere al presidente Aleksandar Vucic di cacciare la compagnia e impedire ulteriori estrazioni . Il governo ha fatto un piccolo passo decidendo di sospendere due leggi chiave che avrebbero favorito Rio Tinto ma la risposta non è stata convincente e le manifestazioni continueranno - assicurano gli organizzatori - fino all' abolizione del progetto
**La voce del dissenso **
"Ne ho abbastanza di quello che sta succedendo - spiega uno dei manifestanti - Questo non è normale, stanno distruggendo il nostro bel paese, la Serbia. È una tortura contro le persone normali. I magnati diventano sempre più ricchi, e il governo é in linea con i criminali. Quando noi, gente normale, avremo un po' di attenzione? ".
La nuova consapevolezza ecologista e l'attenzione all'ambiente stanno crescendo dopo decenni di incuria e negligenza rispetto a una serie di problemi legati alla gestione dei rifiuti, l'inquinamento dell'aria e dell'acqua.
"I manifestanti non rinunceranno ai blocchi stradali in tutto il paese finché le loro richieste non saranno soddisfatte. Qui nella Serbia occidentale molti hanno paura di dover lasciare le proprie case nel caso la miniera di litio venisse aperta . Dall'altra parte il governo insiste che la miniera potrebbe essere aperta solo quando e se la Serbia lo deciderà secondo le sue regole".