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Divine Grace

Divine Grace: la nuova competizione che celebra l’unicità della ginnastica ritmica

© Divine Grace
© Divine Grace   -  Diritti d'autore  euronews

In una competizione che l’organizzatrice Alina Kabaeva prevede diventerà un evento annuale, il 16 e il 17 dicembre, 13 ginnaste ritmiche provenienti da altrettanti Paesi si sono esibite alla VTB Arena per il primo torneo internazionale di ginnastica ritmica sperimentale Divine Grace.

L’edizione inaugurale non è stata la solita gara di ginnastica ritmica. Nato da un’idea della campionessa delle Olimpiadi di Atene del 2004 Kabaeva, l’evento è stato organizzato sotto gli auspici della sua Alina Kabaeva Charity Foundation e ha riunito ginnaste provenienti da Australia, Messico e Canada per due giorni di prestazioni eccezionali.

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In molti sport, compresa la ginnastica ritmica, un nuovo ciclo olimpico offre l’opportunità di valutare le regole della competizione e di apportare modifiche. Per il ciclo 2022-2024, il Codice dei punteggi della ginnastica ritmica assegnerà più valore all’estetica e all’abilità artistica delle ginnaste. Le nuove regole si ispireranno a quelle del 2001-2005, quando Kabaeva era una ginnasta in attività.

Mentre le regole attuali pongono limiti rigorosi alle prestazioni delle atlete limitando il numero degli elementi e disincentivando complessità aggiuntive, a Divine Grace, il numero di elementi della prestazione è illimitato, e le ginnaste hanno l’opportunità di dimostrare liberamente tutte le loro abilità e capacità. Le partecipanti alle gare di Mosca sono state giudicate secondo un regolamento misto, che combinava le regole del 2001-2005 e quelle nuove del Codice dei punteggi 2022-2024.

Il concorso, pur mirando a stupire e incantare in egual misura, ha dato vita a importanti dibattiti, permettendo ad atleti, allenatori e giudici di condividere le loro esperienze e i loro pensieri sul futuro di questo sport.

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Il primo giorno è iniziato con una cerimonia di apertura visivamente sbalorditiva durante la quale il presentatore, Andrei Petrov, ha ricordato a ospiti e spettatori che la ginnastica ritmica è nata ufficialmente nel 1934, in URSS. “Nel corso degli anni è entrata a far parte della nostra cultura e del nostro codice”, ha spiegato. “Divine Grace è un esperimento che ci aiuterà ad avvicinarci alla natura unica della ginnastica ritmica e a trovare il perfetto equilibrio tra estetica e prestazioni, passato e presente, innovazione e tradizione”.

Il primo giorno di gara è stato presentato dalla ginnasta canadese Lori Fung, che ha vinto l’oro alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984, dove la ginnastica ritmica ha fatto il suo debutto. “Dovete sognare in grande”, ha detto ai partecipanti. “Dovete raggiungere le stelle. Non permettete a nessuno di dirvi che non potete farlo. È qualcosa che avete nel cuore e dovete provarci”.

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La canadese Karina Kamenetsky ha dato il via alla competizione con il primo attrezzo, il cerchio che, come tutti gli attrezzi, permette alle atlete di esibire le loro abilità in fatto di equilibrio, piroette, salti ed elementi di flessibilità, con punteggi finali che classificano difficoltà, abilità artistica ed esecuzione.

Per la gioia del pubblico di casa, la diciassettenne russa Lala Kramarenko, medaglia d’argento nel cerchio alla Coppa del Mondo di Ginnastica Ritmica 2021 a Baku, ha ottenuto una vittoria schiacciante con 36,65 punti. La bielorussa Anna Kamenshchikova è arrivata seconda con 32,55 punti, davanti alla messicana Marina Malpica, 31,40 punti.

Eccellendo in entrambe le giornate, Kramarenko e Kamenshchikova si sono classificate prima e seconda anche nella fase successiva con la palla, ottenendo rispettivamente 35,30 e 31,60 punti. Questa volta, è stata la georgiana Ketevan Arbolishvili ad accompagnare Kramarenko e Kamenshchikova in cima alla classifica all around, ottenendo anche lei 31,60 punti per la sua performance con la palla.

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Il secondo giorno, Kramarenko ha mantenuto il dominio, finendo prima sia nelle clavette che nel nastro, e Kamenshchikova ha mantenuto il secondo posto per entrambi gli attrezzi.

Nelle clavette, l’uzbeka Natalya Usova ha eguagliato i 32,35 punti di Kamenshchikova, mentre nel nastro è stata ancora una volta Arbolishvili a conquistare il terzo posto per assicurarsi il bronzo All-Around con 123,45 punti complessivi, dietro i 127,25 di Kamenshchikova.

Ma non c’erano dubbi su chi sarebbe salito sul gradino più alto del podio. Con la vittoria in tutti e quattro gli attrezzi, Kramarenko ha accumulato un eccezionale punteggio di 141,60, impressionando i giudici ed entusiasmando il pubblico nell’arena.

Le tre atlete hanno ricevuto i premi e sono state raggiunte sul palco da una formazione di stelle della ginnastica ritmica medaglie d’oro olimpiche all-around: Fung, la prima campionessa olimpica nel 1984; Alexandra Timoshenko (Squadra Unificata), Barcellona 1992; Ekaterina Serebrianskaya (UKR), Atlanta 1996; Yulia Barsukova (RUS), Sydney 2000; Kabaeva (RUS) Atene 2004; Evgeniya Kanaeva (RUS), Pechino 2008 e Londra 2012; e Margarita Mamun (RUS), Rio 2016.

In un emozionante discorso di chiusura, Kabaeva ha ribadito il suo desiderio che la competizione diventi un evento annuale e ha fatto appello “a tutti noi per rendere la ginnastica ritmica più interessante, più varia, più attraente, affinché non ci siano limiti alla perfezione”.

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