Francia travolta da Omicron, i medici degli ospedali francesi: "Siamo pronti al peggio"

L'ospedale Antoine Béclère di Clamart, vicino Parigi.
L'ospedale Antoine Béclère di Clamart, vicino Parigi. Diritti d'autore Screengrab
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Di Cristiano TassinariEuronews - AP
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La Francia è uno dei paesi europei più colpiti dalla nuova variante. I sanitari degli ospedali dell'Esagono, pur stremati da quasi due anni di battaglia contro la pandemia, assicurano: "Siamo preparati per difenderci da nuove ondate". Previste per inizio 2022

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All'ospedale Antoine Béclère di Clamart, non lontano da Parigi, il personale si sta preparando per il nuovo anno che - lo ripetono i medici stessi - "minaccia di essere molto impegnativo", dato che i casi di Covid-19 stanno aumentando in tutta la Francia in piena ondata-Omicron.

Dopo quasi due anni di pandemia, con le sue molteplici ondate e varianti, il personale medico nel 2022 avrà davanti a sé ancora più lavoro.

Daniel Cole/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
Pausa di Natale all'ospedale La Timone di Marsiglia.Daniel Cole/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved

"Siamo stanchi, però resistiamo"

Charles Damoisel, capo dell'Unità di anestesia e terapia intensiva, spiega:
"L'attività è stata sostenuta per tutto il tempo e, purtroppo, ora il personale è stanco. Tutti i sanitari accusano una certa stanchezza. E, in effetti, siamo in una situazione in cui dobbiamo sapere come gestire le equipe mediche e prepararci per altre ondate, in una visione a lungo termine".

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"Ci serve una visione a lungo termine".Screengrab

Oltre 104.000 casi

La Francia è uno dei paesi nuovamente più colpiti dal Covid, con 104.611 nuovi casi (e 84 vittime) registrati nelle ultime 24 ore.
Un balzo di 30.000 positivi in più, nel giro di soli cinque giorni.

Dati Covid in tempo reale
Vaccinazioni in tempo reale

"Non ho scelto questo mestiere solo per curare il Covid..."

Racconta Shanon Poly, infermiera di terapia intensiva:
"È demoralizzante! Non abbiamo scelto questo mestiere solo per curare il Covid, non abbiamo fatto questa professione per essere esposti a questa malattia. Soprattutto perché si tratta di pazienti che, alla fine, non sono vaccinati e non vogliono davvero essere curati. Quindi è psicologicamente estenuante lottare per cercare di curare persone che occupano letti di terapia intensiva quando lo si potrebbe evitare".

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"In questo periodo è demoralizzante fare il nostro lavoro".Screengrab

Nonostante il picco dei contagi, per ora il presidente francese Emmanuel Macron non ha ancora deciso nuove restrizioni.
Circa il 40% dei francesi ha effettuato la terza dose, ora raccomandata - dalle autorità sanitarie di Parigi - dopo appena tre mesi dalla seconda.

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