Migranti, (riapre) la rotta alpina per raggiungere la Francia

Migranti, (riapre) la rotta alpina per raggiungere la Francia
Diritti d'autore Daniel Cole/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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Di redazione italiana
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Migranti, la rotta alpina battuta per raggiungere la Francia. Lungo il percorso volontari aiutano i clandestini

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Passare dall'Italia alla Francia attraverso le montagne innevate, la rotta alpina non scoraggia i migranti clandestini che vogliono raggiungere l'esagono.

Muniti di speranza e incoscienza affrontano il rigore dell'inverno senza essere equipaggiati come dovrebbero.

Volontari sorvegliano la zona dal 2016 quando il flusso migratorio ha preso anche questa rotta. Hanno organizzato peraltro dei rifugi in cui i migranti vengono rifocillati e riscaldati.

 Aymen viene dal Marocco, attraversare le montagne con la neve è stata una prova che non dimenticherà: "Eravono letteralmente congelati, non sentivamo più le nostre dita, abbiamo anche pensato di andare alla polizia per stare al caldo".

La legge della montagna ci è spiegata da Paquerette Forest, insegnante in pensione che non riesce a farsi complice di leggi che non capisce:  "Perché lo facciamo? Perché come esiste la legge del mare, per cui si presta aiuto a chi è indifficoltà, cosÌ in montagna non si lascia morire una persona. Ci sono persone che cercano di passare la frontiera, sono spesso in difficoltà sono particolarmente fragili, non conoscono la montagna e si mettono in serio pericolo senza saperlo. Chi conosce la zona va loro incontro per aiutarle".

 La scelta dell'esilio dalle zone di conflitto o da regimi è coraggiosa e chi la fa dice ancora Paquerette "è gente come noi, uomini". Per cui la gente di montagna ha tutto il suo rispetto.

La rotta alpina non è mortale per i  migranti come il mar Mediterraneo, dove solo quest'anno sono morte o scomparse molte centinaia di persone.

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