Neoeletto presidente, entrerà in carica a marzo. Mira a rivoluzionare il paese con la sua ricetta a base di diritti dei lavoratori, ambiente e parità di genere. Ma al Senato ha gli stessi seggi dell'opposizione
Giovane, di sinistra, eletto con un record di voti. Gabriel Boric, neo-presidente del Cile, ha il piglio di chi vuole cambiare il paese. Ma al Senato avrà gli stessi voti della destra.
Non sarà facile portare avanti quella che lui chiama la "lotta per la democrazia", un piano ambizioso di riforme economiche e sociali, che toccano la sanità, l'educazione, le pensioni.
"Ci impegneremo perché i lavoratori non debbano più tirare fuori i loro risparmi per far fronte a una crisi così profonda come la pandemia - dice appena eletto - Spero che avremo il consenso di cui c'è bisogno per una riforma strutturale della previdenza, che è necessaria e urgente".
Il suo mandato, che inizierà a marzo, verdrà anche la scrittura della nuova Costituzione, che sostituirà quella in vigore voluta da Augusto Pinochet.
"Il cammino verso la nuova Costituzione - ha detto Elisa Loncon, la presidente dell'Assemblea costituente - si apre con dignità, giustizia, tenerezza, plurinazionalità e rispetto per le nostre differenze".