RSF, record di giornalisti imprigionati (ma diminuiscono le uccisioni)

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Diritti d'autore Francois Mori/AP
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"Appena" 46 reporter uccisi nel bilancio delle vittime più basso da quando l'ONG ha iniziato le statistiche

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Ci sono attualmente 488 professionisti dei media imprigionati in tutto il mondo, il numero più alto da quando Reporters sans frontières ha iniziato la statistica, più di 25 anni fa.

Al contrario, il numero delle vittime quest'anno - 46 - è stato il più basso di sempre, a causa della relativa stabilizzazione dei conflitti in Medio Oriente, riferisce l'ONG per la difesa della libertà di stampa.

"Principalmente -  dice CHRISTOPHE DELOIRE, SEGRETARIO GEN. REPORTERS SANS FRONTIERES - si registra l'aumento delle detenzioni in tre Paesi: in Cina (a causa della legge sulla sicurezza nazionale imposta nel 2020 a Hong Kong), in Birmania e in Bielorussia, dove il dittatore Alexander Lukashenko ha rifiutato di accettare i risultati delle elezioni e, in seguito a brogli, organizzato un repressione assolutamente oltraggiosa".

from AFP video
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"Il Covid - aggiunge - ha avuto come conseguenza il contenimento delle cronache, la limitazione delle uscite dei giornalisti e dei momenti in cui sono a rischio.

Forse è anche frutto di una forma di autocensura, di giornalisti che evitano di addentrarsi in zone pericolose, riflette il fatto che un certo numero di conflitti in Siria e in Medio Oriente nell'insieme è meno mortale di quanto fosse prima".

La maggior parte delle morti è dovuta ad omicidi: "Il 65% delle persone uccise viene consapevolmente preso di mira ed eliminato", denuncia l'associazione.

Mai RSF ha contato così tante giornaliste detenute: in totale 60, un terzo in più rispetto al 2020, mentre gli uomini rappresentano ancora la maggioranza dei giornalisti incarcerati nel mondo (87,7%) e la Bielorussia è il Paese che ha rinchiuso più giornaliste (17) che colleghi uomini (15).

I cinque Paesi in cui è stato arrestato il maggior numero di giornalisti sono Cina (127), Birmania (53), Vietnam (43), Bielorussia (32) e Arabia Saudita (31).

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