Kabul, la rabbia di chi ha perso una figlia senza avere giustizia

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Sbigottito Aimal, 32enne afghano, per l'annuncio di Washington che nessuno sarebbe stato punito per l'incidente con un drone che ha ucciso per errore sua figlia e altri nove parenti "Dio si vendicherà", dice, dopo aver perso la figlia di soli tre anni ed altri nove parenti il 29 agosto scorso

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La figlia era tra i 10 parenti uccisi da un involontario attacco di droni statunitensi.

Esprime rabbia Aimal, 32enne afghano, per l'annuncio di Washington che nessuno sarebbe stato punito per l'incidente.

"Dio si vendicherà", dice, dopo aver perso la figlia di soli tre anni ed altri nove parenti il 29 agosto scorso.

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"Se gli Stati Uniti avessero perso un bambino, come avrebbero reagito? Sono un Paese potente, non possiamo protestare contro di loro o vendicarci.

Ma noi siamo musulmani, ci rimettiamo nelle mani di Dio, che vendicherà i martiri".

"Non c'era un caso abbastanza forte da sostenere responsabilità personali", ha commentato il portavoce della Casa Bianca, John Kirby.

Il drone ha colpito tre giorni dopo che un attentato suicida dell'ISIS all'aeroporto di Kabul aveva ucciso più di 150 persone, tra cui 13 soldati statunitensi.

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