Un abete rosso donato dalla comunità di Andalo e il presepe del Perù. I due simboli del Natale in Piazza San Pietro quest'anno vogliono essere un messaggio di speranza per chi soffre
Dalle Dolomiti a Piazza San Pietro. Un albero di Natale che quest’anno oltre ad essere un tradizionale messaggio di augurio, vuole essere anche un segno di speranza, di vitalità e di solidarietà.
Il maestoso abete rosso, che ha 113 anni, alto 28 metri del peso di 80 quintali, è stato donato al Papa dalla comunità di Andalo nell’ambito di un progetto benefico a sostegno dei bambini malati di cancro. Un modo per donare un sorriso e illuminare le feste di chi soffre grazie a speciali decorazioni, come ha sottolineato anche il sindaco della cittadina del Trentino Alberto Perli.
"Quest'anno abbiamo donato non solo l'abete delle Dolomiti, ma anche tutti gli addobbi che sono stati creati con trucioli di legno dei nostri boschi alpini per un progetto di solidarietà che coinvolge Agop, l’Associazione di genitori di oncologia Pediatrica del Policlinico Gemelli di Roma", ha sottolineato Perli.
L'albero è stato prelevato con l'ausilio di particolari macchinari che ne hanno preservato forza e bellezza. Accanto al gigantesco abete anche il tradizionale presepe che arriva invece “da una parte del mondo lontano”, dal villaggio andino di Chopcca, nel dipartimento di Huancavelica, in Perù.
Tra i simboli delle feste e della fede, Papa Francesco ha voluto lanciare un appello a non lasciarsi andare al consumismo e all’indifferenza che inquinano il Natale. Mai come in questo momento queste tradizioni devono essere viste e vissute con speranza e fiducia, ha concluso il Pontefice mentre Piazza San Pietro si illumina per accogliere i fedeli.