Miniera di litio, le proteste degli ambientalisti: Vučić fa dietrofront

Maschere anti-gas a Belgrado.
Maschere anti-gas a Belgrado. Diritti d'autore Darko Vojinovic/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Cristiano TassinariAssociated Press
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Dopo le grandi manifestazioni degli ambientalisti negli ultimi due fine settimana, il governo della Serbia fa dietrofont: ha deciso di sospendere due leggi - tra cui una sull'espropriazione dei terreni - che intendevano favorire la costruzione di una miniera di litio, molto contestata

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Dopo le grandi manifestazioni degli ambientalisti, il governo della Serbia fa dietrofont: ha deciso di sospendere due leggi - tra cui una sull'espropriazione di terreni - che, secondo l'opposizione, aiuterebbero il gigante minerario Rio Tinto a costruire una miniera di litio nella Serbia occidentale, nella cosiddetta "Jadar Valley", per la precisione nel villaggio di Gornje Nedeljice.

Per due fine settimana consecutivi, migliaia di manifestanti, nella capitale Belgrado - considerata la città più inquinata d'Europa - e in altre città serbe, hanno bloccato strade e ponti per denunciare la miniera di litio, nonostante una campagna di intimidazione lanciata dalle autorità contro i manifestanti.

Queste proteste sfidano il governo sempre più autoritario del presidente Aleksandar Vučić, che ha denunciato i blocchi stradali come illegali e ha affermato che sono finanziati dall'estero per destabilizzare il paese balcanico.

Nella sua dichiarazione ufficiale, il presidente Vučić, tuttavia, appare conciliante.
"Senza un ampio consenso sociale non andremo avanti con la nuova legge sull'espropriazione. Questo è il mio appello a tutti di essere coinvolti, ma sono sicuro e convinto che il governo, dopo la mia decisione, accetterà di non inviare questa legge al Parlamento".

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Il presidente serbo Vučić durante la sua dichiarazione.Screenshot video

Vučić ha fatto sapere, però, che la sospensione delle leggi non rappresenta una sua "sconfitta e debolezza" e nemmeno il suo cedimento alla pressione dei manifestanti.

I precedenti di Rio Tinto

La multinazionale anglo-australiana Rio Tinto si è impegnata a mettere 2,4 miliardi di dollari nel progetto serbo della miniera di litio.

Le associazioni ambientaliste temono i precedenti di Rio Tinto: in passato ha affrontato accuse di corruzione, degrado ambientale e abusi dei diritti umani nei suoi siti di scavo e lavorazione.

Il litio, che è usato nelle batterie per le auto elettriche, è considerato uno dei metalli più ricercati del futuro, dato che il mondo si è già spostato verso fonti di energia rinnovabili.

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Proteste in tutta la Serbia.Screenshot video

Anche la miniera di rame e oro

Oltre alla miniera di litio, le proteste sono indirizzate anche contro la miniera di rame e oro di Čukaru Peki, di proprietà del colosso Zijin Mining, aperta di recente, accusata di inquinare la terra e l'acqua della zona.

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