Manifestazioni nel weekend a Belgrado e in altre città, tensione tra dimostranti e polizia
Manifestanti e attivisti in piazza in Serbia contro l'inquinamento. Sabato hanno bloccato strade e ponti in quello che hanno definito un "blocco di avvertimento"; domenica sono nuovamente scesi in strada per un'ora a Belgrado, nella città settentrionale di Novi Sad e in altri luoghi del Paese balcanico, per protestare contro le nuove leggi che "favoriscono gli interessi degli investitori stranieri ai danni dell'ambiente".
Tra fischi, slogan e striscioni con scritto “L’aria è pericolosa”, "Ci state soffocando".
Schermaglie tra l’attivista Aleksandar Jovanovic e un agente: "Chiediamo che ci lasciate camminare liberamente, questa è la nostra città. Questa è la mia città tanto quanto è la sua. Ci lascia passare o no? Può usare la forza".
I manifestanti hanno denunciato i livelli allarmanti di inquinamento atmosferico causati soprattutto dalle centrali elettriche a carbone, le vecchie auto, i cattivi combustibili per il riscaldamento domestico.