Covid, l'Austria entra nel quarto lockdown, Germania valuta vaccino obbligatorio

Covid, l'Austria entra nel quarto lockdown, Germania valuta vaccino obbligatorio
Diritti d'autore Olivier Matthys/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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Di Euronews
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Il confinamento dovrebbe interrompersi il 13 dicembre, ma gli esercenti già contano gli incassi perduti

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L'Austria entra nel suo quarto lockdown dall'inizio della pandemia.

Il basso tasso di vaccinazione nel paese ha portato, nelle ultime settimane, a superare, un giorno dopo l'altro, il record di infezioni, tanto da spingere il governo ad annunciare l'obbligatorietà del vaccino per il 2022.

Nel frattempo, per almeno due settimane, gli austriaci dovranno affrontare ancora una volta la frustrante esperienza del confinamento domiciliare. Le nuove restrizioni dovrebbero restare in vigore al massimo fino al 12 dicembre: ma i dieci giorni di respiro concessi dal governo sono poco più che un contentino per commercianti ed esercenti, che già iniziano a contare gli incassi perduti.

"Avevamo preventivato sei settimane di incassi" spiega una esercente in un mercatino natalizio berlinese. "Lavorare qui è stato molto bello finora, nessuno di noi pensava ci sarebbe stata una chiusura per i mercatini di Natale".

Rabbia, malcontento e posizioni a favore

La chiusura imposta dal governo per fermare l’ondata di contagi da Covid-19 arriva in vista delle vacanze natalizie, tra il malcontento dei commercianti, dei vaccinati, e dei no-vax che si preparano a misure ben più restrittive, ovvero l’obbligo vaccinale a partire dal 1 febbraio. 

"Sono molto arrabbiata, dice una ragazza, ero già entrata nello spirito natalizio e mi sarebbe piaciuto andare per i mercatini invece non potrò fare nulla. Possiamo solo seguire le regole sperare che la situazione migliori.”

Tra strade semi-deserte e serrande abbassate gli austriaci sono divisi tra chi è a favore e chi contrario alle misure adottate:  “L’unica via d’uscita è far scattare da subito l’obbligo vaccinale, dice un'altra signora. Da bambina mi sono fatta vaccinare a scuola, senza che mia madre dovesse firmare nulla, senza che me chiedessero il permesso. Eppure siamo sopravvissuti tutti. Il governo ha fallito un po' in questa emergenza. Ma non si può incolpare solo la politica per quello che sta accadendo. Ci sono moltissime persone che non usano la testa, non ragionano. E’ anche colpa loro".

In questo confinamento restano aperte le scuole. I genitori hanno tuttavia la facoltà di scegliere se mandare i propri figli a scuola in presenza, o se per precauzione, optare per la didattica a distanza. Si tratta di un blocco molto pesante quello istituito dal governo di Vienna, il primo attuato da un paese in Europa anche per i vaccinati.  

Nuove proteste, nuovi scontri

In diverse città, come a Salisburgo e Linz, centinaia di persone sono scese in strada per protestare la nuova serrata e l'introduzione del vaccino obbligatorio

Proteste anche a Bruxelles, dove un'immensa manifestazione è degenerata in un pomeriggio di guerriglia urbana con le forze dell'ordine. La polizia ha risposto con lanci di gas lacrimogeni contro i manifestanti

In Belgio, dove le infezioni sono schizzate oltre il livello di guardia, il telelavoro sarà ora obbligatorio mentre verranno irrigidite le misure su distanziamento e mascherine.

Praga e Berlino sul chi vive

Regole più severe verranno applicate anche in Repubblica Ceca, in particolar modo con i non vaccinati. I tamponi negativi non saranno più validi per entrare in esercizicome parrucchieri e ristoranti.

Le aziende, al contrario, saranno tenute a testare i lavoratori non vaccinati su base settimanale a partire da questo lunedì.

Misure più severe sono già in vigore anche in Germania, dov'è stata sancita la chiusura di diversi esercizi oltre a controlli stringenti sui non vaccinati, mentre a Berlino si continua a valutare se sia il caso di introdurre anche qui l'obbligatorietà del vaccino.

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