Le associazioni al governo polacco: "Aprite un corridoio umanitario"

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Diritti d'autore Czarek Sokolowski/Associated Press
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Di euronews
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Secondo i manifestanti si rischia una catastrofe umanitaria

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Manifestazioni di solidarietà coi profughi bloccati al confine bielorusso. A Hajonowka, sul versante polacco della frontiera, le associazioni sono scese in strada per chiedere che il governo di Varsavia permetta loro di raggiungere e aiutare i migranti ancora bloccati.

"Alle autorità e al governo chiediamo di aprire un corridoio umanitario per permettere alle associazioni di far arrivare i medici nella foresta, nella zona isolata", dice una avvocata venuta da Wroclaw.

"Voglio fare qualcosa soprattutto per i bambini. Quantomeno fare sentire la mia protesta, fare vedere al governo, al presidente, al primo ministro che noi siamo qui, e non siamo d'accordo con quello che stanno facendo".

In effetti, la Polonia ha fatto poco, a parte lo sgombero forzato degli accampamenti di fortuna a Konikca, mentre la Bielorussia ha spostato all'interno di un magazzino abbandonato 2000 persone che bivaccavano all'addiaccio.

Nonostante le dichiarazioni di principio da parte dell'Unione europea, la crisi è ancora lontana dalla soluzione. Secondo Varsavia, da qualche giorno la Bielorussia avrebbe cambiato tattica, spingendo piccoli gruppi di profughi in punti isolati della frontiera.

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