I risultati di una nuova indagine sull'affondamento della nave-traghetto "Estonia", avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 settembre 1994, evidenziano la natura accidentale: persero la vita 852 persone, 137 i sopravvissuti. Si parlò di esplosione o di collisione con un sottomarino
I risultati di una nuova indagine sull'affondamento della nave-traghetto "Estonia", avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 settembre 1994, evidenziano la natura accidentale di quello che accadde: secondo gli esperti, la roccia del fondo marino del Mar Baltico potrebbe aver scavato dei buchi precedentemente sconosciuti nello scafo della nave.
Le conclusioni contribuiranno, dunque, a dissipare le tante teorie complottistiche sul destino del traghetto.
Quello della nave-traghetto "Estonia" fu uno dei disastri marittimi più tragici d'Europa in tempo di pace. il traghetto affondò in mare grosso sulla rotta da Tallin a Stoccolma.
Persero la vita 852 persone.
Jonas Bäckstrand, Vice-direttore generale dell'Autorità svedese per le indagini sugli incidenti, presenta i risultati dell'inchiesta:
"Direi che in base al rapporto dell'Università di Stoccolma c'è un'alta probabilità, quantomeno, che il danno al lato di dritta della nave possa essere avvenuto a causa del contatto con il fondo del mare".
Il rapporto ufficiale del 1997 stabilì che la nave affondò quando le serrature delle porte di prua si ruppero durante una tempesta, aprendo il ponte auto e causando un ampio allagamento.
Solo 137 i sopravvissuti.
Tra le possibili cause dell'affondamento del traghetto "Estonia", si parlò di un'esplosione all'interno della nave e, addirittura, di una collisione con un sottomarino.
➡️ Per saperne di più: la "trappola d'acqua" dell'Estonia