Usa e Russia fra i cocci spaziali del missile lanciato da Mosca per eliminare un vecchio satellite

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Diritti d'autore Bill Ingalls/NASA
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Di euronews e ansa
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Dopo il cessato allarme rosso alla stazione spaziale internazionale - per l'esplosione a poche decine di km di un vecchio satellite russo centrato da un missile - si tiene una riunione a Mosca fra una delegazione della Nasa e l'agenzia spaziale russa

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Dopo il cessato l'allarme rosso alla Stazione Spaziale Internazionale, che lunedì rischiava di dover essere evacuata per i detriti diffusi da un razzo russo anti satellite che ha distrutto il vecchio satellite Kosmos-1408 si alza un'ondata d'indignazione contro Mosca. 

Ed entra in campo anche Dipartimento di stato a stelle e strisce: "Il comportamento pericoloso e irresponsabile della Russia mette a repentaglio la sostenibilità a lungo termine dello spazio e dimostra chiaramente che le affermazioni russe nel volersi opporre all'armamento dello spazio sono false e ipocrite. Gli Stati Uniti lavoreranno con i nostri alleati e partner per rispondere all'atto irresponsabile della Russia": ha detto Ned Price, portavoce del dipartimento di stato.

L'allarme dei controllori di missione

La situazione è stata considerata pericolosa dai controllori di missione che avevano fatto entrare gli astronauti e i cosmonauti nelle navicelle (Crew Dragon e Soyuz) in caso la situazione fosse peggiorata. Per l'agenzia spaziale russa Roscosmos tutto è stato calcolato. La priorità principale resta la garanzia di sicurezza assoluta per l'equipaggio. Per il cosmonauta russo Alexander Lazutkin “Questa è una situazione di emergenza, ma direi che è una situazione di emergenza calcolata. Sappiamo cosa fare in questo momento se succede qualcosa e anche il Mission Control Center viene messo al corrente".

Al momento dell'esplosione

Per questioni di sicurezza, all'equipaggio a bordo della Stazione Spaziale era stato ordinato di chiudere i portelli dei moduli radiali, potenzialmente più esposti. Questo comporta l'isolamento dei moduli Columbus (di ESA), Kibo (di JAXA), Leonardo (ESA/ASI), Bigelow (Bigelow Aerospace/NASA) e il Quest Joint Airlock. In base alle necessità rilevate dai centri controllo di terra agli astronauti/cosmonauti poteva essere indicato di entrare nelle rispettive navicelle come ulteriore procedura di sicurezza.

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