Altre notti all'addiaccio per i migranti bloccati al confine tra Polonia e Bielorussia

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Di euronews
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Bruxelles considera sanzioni alle compagnie aeree che collaborassero con Minsk

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Ancora un giorno trascorso al bivacco nella foresta, per le migliaia di migranti bloccati al confine tra Polonia e Bielorussia. Secondo voci insistenti ma non verificate, per il freddo sarebbe morto un ragazzo di 14 anni.

Mentre aiuti umanitari e generi di prima necessità faticano a raggiungere i profughi, l'Unione europea tenta di isolare la Bielorussia, dissuadendo le compagnie aeree dal prestarsi al gioco di Minsk.

Dana Spinant, portavoce: "La Commissione europea sta valutando molto concretamente la possibilità di ricorrere a sanzioni, compresa la definiziione di una blacklist per le compagnie aeree che non collaborassero in questa materia o fossero compiacenti coi traffici."

Intanto, dopo che da Minsk il presidente Lukashenko promette "risposte forti" in caso di attacchi, il capo dello stato polacco Duda si rivolge ai soldati parlando come se uno scontro armato fosse vicino. "Queste persone sono trattate come oggetti, e lo scopo è quello di destabilizzare la situazione del nostro paese e nell'Unione europea".

Nonostante le affermazioni di principio delle autorità, i migranti bloccati tra i due paesi restano abbandonati al loro destino. Ancora una volta venerdi un gruppo di loro ha tentato di entrare in Polonia, venendo fermato dalle guardie di confine che hanno sparato in aria per farlo tornare indietro.

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