Nuova Zelanda, entra in vigore l'eutanasia. E' il settimo paese a legalizzare la dolce morte

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Di Debora Gandini
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La Nuova Zelanda è il settimo paese al mondo a legalizzare la dolce morte o una forma di suicidio assistito

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In Nuova Zelanda l’eutanasia è legale. Dopo il referendum dello scorso anno, è entrata in vigore la nuova legislazione a sostegno della morte assistita.

In base alla nuova legge, i malati terminali potranno chiedere ai medici di porre fine alla loro vita, ma con criteri molto stringenti per accedere alla procedura. Potranno farne richiesta i cittadini neozelandesi maggiorenni che soffrono di una malattia terminale e hanno meno di sei mesi di vita, oltre a un significativo declino fisico, sofferenze che non possono essere lenite con farmaci. 

I pazienti dovranno inoltre essere ancora in grado di prendere una decisione informata sulla propria vita. Non potranno accedere all’eutanasia le persone che soffrono di una malattia mentale o di una forma di disabilità. La procedura dovrà essere approvata in maniera indipendente da due medici. La Nuova Zelanda è il settimo paese al mondo a legalizzare la dolce morte o una forma di suicidio assistito.

L’eutanasia nel mondo

Il primo paese del mondo che ha deciso di regolamentare il suicidio assistito è stato la Svizzera, che con una legge del 1942 ha depenalizzato l’aiuto al suicidio all’articolo 115 del codice penale. Diverso invece per quanto riguarda l’eutanasia. Nel 2011 ai cittadini di Zurigo hanno detto no alla proposta di limitazione del cosiddetto “suicide tourism”, di fatto bloccando i pazienti stranieri che decidevano di recarsi nel paese per porre fine alla propria vita.

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Eutanasia in Europaeuronews

In Europa, i paesi in cui è legale l’eutanasia vera e propria sono Paesi Bassi e Belgio dal 2002, Lussemburgo dal 2009 e Spagna dal 2021. Dal 2020 è depenalizzato il suicidio assistito in Germania. I Paesi Bassi sono stati il primo paese a legalizzare l’eutanasia, prevedendo cioè che il medico possa in tutta legalità porre fine alla vita del paziente che ne faccia richiesta quando la sua condizione sia irreversibile e insopportabile. È attualmente in discussione una legge sull’eutanasia in Portogallo

In Italia prosegue la raccolta firme per il referendum sull’eutanasia. Il giorno 8 ottobre sono state presentate presso la Corte di Cassazione le firme raccolte, ben oltre le 500.000 richieste. Sono state infatti oltre un milione, per la precisione 1.239.423, ha dichiarato l’Associazione Luca Coscioni. Il prossimo passo è il referendum: se il quorum fosse superato e vincessero i “sì”, il nostro paese diventerebbe uno dei paesi del mondo in cui l’eutanasia è depenalizzata, dal momento che la proposta di abrogazione si riferisce all’art. 579 del codice penale, relativo all’omicidio del consenziente.

Fuori dall’Europa, il suicidio assistito è legale in alcuni stati degli Stati Uniti, che seppur con modalità differenti tra loro hanno iniziato a depenalizzarlo a partire dagli anni ’90. Oltreoceano è legale l’eutanasia attiva e il suicidio assistito in Canada e in Colombia.

In Asia e Africa è ancora vietata anche se ci sono alcuni come l’India dove è concessa quella passiva.  

Risorse addizionali per questo articolo • ANSA

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