Chung era stato arrestato vicino al consolato Usa, si dice avesse intenzione di chiedere asilo politico in America
Un tribunale di Hong Kong ha dichiarato che lo studente ventenne Tony Chung, fondatore del movimento studentesco che rigetta il pugno di ferro di Pechino**,** è colpevole di secessione e lo accusa inoltre di riciclaggio di denaro. "Non ho nulla di cui vergognarmi": sono state le parole di Chung pronunciate poco prima della dichiarazione di colpevolezza diffusa dalle autorità cinesi di Hong Kong. La sentenza verrà comunque stabilita il 23 novembre.
Ex leader del movimento studentesco
Da più di un anno Chung è in carcere in qualità di fondatore e ormai ex leader del movimento studentesco Studentlocalism. È il secondo cittadino di Hong Kong ad essere accusato di "incitamento alla secessione" alla luce della draconiana norma che il governo continentale ha introdotto dopo le tante proteste nella città-stato. Chung, a cui è stata negata la libertà su cauzione, era stato arrestato insieme ad altre due persone da uomini non identificati in un bar vicino al consolato americano di Hong Kong.
Vietata la manifestazione in ricordo di Tiananmen
I sostenitori di Chung hanno affermato che all'epoca aveva intenzione di chiedere asilo politico. Hanno detto che Chung aveva presentato i suoi documenti settimane prima, ma il timore di un arresto imminente lo ha spinto a cercare rifugio presso il consolato. Intanto è stata vietata la fiaccolata non autorizzata in occasione del massacro di piazza Tiananmen (Pechino) del 1989. Le autorità hanno giustificato questa decisione con le restrizioni indotte dalla pandemia.