Hong Kong, la nuova mecca di start-up e Pmi europee

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Di Chris Burns
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Potenza finanziaria e hub collegato con l'Asia: l'ex colonia britannica è il trampolino di lancio ideale per le aziende chi vogliono fare affari in questa regione

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Hong Kong evitato le peggiori conseguenze della pandemia con un approccio proattivo. Per molte start-up, anche europee, è stata un'opportunità. Tra queste c'è Rooftop Republic, che ha costruito più di 70 fattorie urbane in vari edifici in tutta la città.

"Hong Kong è il posto perfetto per fare agricoltura urbana perché viviamo in una città piuttosto futuristica - dice Pol Fabrega, co-fondatore di Rooftop Republic -. C'è un sacco di spazio inutilizzato sui tetti, che può essere convertito non solo in aree verdi ma anche in spazi produttivi dove poter coltivare il proprio cibo e costruire un sistema alimentare diverso per il futuro. Quindi Hong Kong è il posto giusto. Hong Kong è un luogo incredibilmente dinamico. È una città che si basa sul business, chiunque venga da fuori se ne rende conto rapidamente".

Come potenza finanziaria globale e hub ben collegato con l'Asia, Hong Kong è la scelta di molte start-up europee. Stando alla Camera di Commercio Europea il 30% di tutte le start-up a Hong Kong sono straniere e il 60% di queste vengono dall'Europa.

"Da qui in cinque ore si raggiunge la maggior parte della popolazione asiatica: è un punto di accesso alla Cina continentale, in particolare all'Area della grande baia - dice Frederik Gollob, presidente della camera di commercio europea -.Hong Kong ha fatto molto per far prosperare le piccole aziende, fornendo supporto, buone università e finanziamenti governativi".

Start-up e piccole-medie imprese vengono qui da tutta Europa. Aziende come Vacuumlabs, una fintech con sede in Slovacchia, sono riuscite a prosperare nonostante la pandemia. "La pandemia ha avuto un effetto accelerante, non siamo cresciuti solo noi - dice Michael Bruck, amministratore delegato di Vacuumlabs -. La maggior parte dell'industria finanziaria si è digitalizzata e la gente usa sempre di meno il contante, così la richiesta dei nostri servizi è adata alle stelle".

I margini di crescita in quest'area sono enormi. "Oggi solo un terzo della popolazione in paesi come le Filippine ha un conto - dice Bruck - ma due terzi di loro hanno un telefono cellulare: vogliono entrare in questa economia digitale. Questo crea enormi opportunità di crescita. Se sei una start-up fintech che muove i primi passi è importante arrivare sul mercato molto rapidamente, noi possiamo accelerare questo processo. Possiamo dare loro l'iniezione di energia necessaria".

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