Covid, l'FMI: "occupiamoci dei paesi poveri o la pandemia non finirà"

Covid, l'FMI: "occupiamoci dei paesi poveri o la pandemia non finirà"
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L'allarme arriva dalla direttrice kristalina Georgieva, presente al G20 di Roma. "Mancano almeno 20 miliardi per poter soddisfare la tabella di marcia vaccinale"

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La pandemia sta tornando a correre, ma il momento di occuparsi dei paesi a basso reddito è ora, e non può più essere rimandato.

L'allarme arriva dal G20 di Roma, dove la direttrice del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva ha messo in guardia sulle disparità d'accesso relative a vaccini e misure di sostegno economico

"Crediamo manchino ancora circa 20 miliardi di dollari per accelerare le vaccinazioni e raggiungere l'obiettivo del 40% di persone vaccinate in tutti i paesi entro la fine di quest'anno, e del 70 entro la metà dell'anno prossimo ".

Secondo Georgieva, se non si inizierà a occuparsi dei paesi che hanno avuto minor accesso alle procedure di immunizzazione, la fine della Pandemia potrebbe iniziare a slittare significativamente rispetto agli obiettivi iniziali

L'ondata dell'est Europa

Intanto in Ucraina, tra i paesi travolti dalla quarta ondata, che nei giorni scorsi ha registrato un record di contagi e decessi, il presidente Zelensky si è scagliato contro la disinformazione diffusa via social, che da mesi sta rendendo il paese sempre più restio alla vaccinazione

"Vi chiedo con forza di spegnere i social network e di accendere il cervello" ha tuonato Zelensky

Tra i paesi travolti dalla nuova ondata c'è anche la Croazia, che ha registrato oltre 4mila nuove infezioni e 26 decessi nelle ultime 24 ore; il direttore nazionale della protezione civile Devor Bolinovic ha sottolineato l'insufficienza del tasso di immunizzazione, che ad oggi non arriva al 50 per cento, esortando la popolazione a vaccinarsi.

Anche la Polonia è tornata a registrare un record di contagi, che negli ultimi giorni hanno toccato i livelli più alti da aprile. Il ministero della salute ha invitato i cittadini a prestare maggiore attenzione alle misure di tutela come le mascherine e il distanziamento nei luoghi al chiuso

Il caso danese

Anche in Danimarca, che a inizio settembre era stata il primo paese al mondo a rimuovere restrizioni e green pass , contagi e ricoveri sono tornati a crescere negli ultimi giorni, anche se il tasso di decessi per il momento resta prossimo allo zero.

L'impennata nei ricoveri ha portato per il momento alla reintroduzione del regime di test rapido: dal weekend i cittadini dei comuni di Glostrup, Albertslund, Brøndby e Ishøj potranno di nuovo usufruirne, mentre il resto del paese seguirà la prossima settimana.

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