Il governo britannico monitora la nuova sottovariante del ceppo Delta ma dice "no" a misure di emergenza
Preoccupa l’aumento di contagi da Covid-19 nel Regno Unito a causa della nuova sottovariante del ceppo Delta, ma il governo britannico ritiene non sia ancora il momento di adottare misure di emergenza nonostante i decessi giornalieri abbiano toccato un nuovo picco dal marzo scorso, pari a 223 morti in 24 ore.
Record di decessi anche in Russia: in un giorno sono oltre mille. "La maggior parte dei pazienti in gravi condizioni in terapia intensiva non è vaccinata. È disperante perché il grave decorso della malattia avrebbe potuto essere evitato molto facilmente se le persone si fossero vaccinate”, afferma Georgy Arbolishvili, responsabile del reparto di terapia intensiva dell’ospedale clinico cittadino di Mosca n. 52.
In Irlanda il governo ha deciso la riapertura dei locali notturni per la prima volta dal marzo 2020. Rimangono in vigore l'uso delle mascherine e il distanziamento ancora per diversi mesi.
In Italia, secondo l'ultimo aggiornamento dei dati del ministero della Salute, nelle ultime 24 ore si sono registrati 2.697 nuovi casi, a fronte di 662.000 test effettuati e 70 decessi.
A Trieste continua la protesta in piazza Unità d’Italia per chiedere l’abolizione del green pass all’indomani dello sgombero del varco 4 del porto e dei disordini. La polizia presidia la Prefettura e i carabinieri il palazzo della Regione.