La rabbia dei pescatori francesi, il silenzio di Londra. Parigi minaccia ritorsioni

La rabbia dei pescatori francesi, il silenzio di Londra. Parigi minaccia ritorsioni
Diritti d'autore Michel Spingler/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
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Di Debora Gandini
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Dopo la Brexit, per potere lavorare nella Manica, i pescatori devono ottenere licenze dal governo britannico che però finora ne ha concesse solo circa 200

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Dopo i colloqui e le trattative che non hanno portato a nulla si passa gli ultimatum. Nella Manica si fa pesante lo scontro tra i pescatori francesi e il governo di Londra, che non vuole concedere i patentini. Parigi ha lanciato un ultimo avvertimento minacciando ritorsioni, se necessario, entro una settimana, se non ci saranno segnali definitivi sulla licenza per i pescatori.  

Secondo il portavoce del governo francese Gabriel Attal la linea seguita dalle autorità britanniche è inammissibile e inaccettabile perché non rispetta l'accordo che è stato firmato nel contesto della Brexit. La Francia ha risposto a tutte le richieste che sono state inoltrare. Abbiamo sempre inviato tutti i documenti richiesti. I nostri pescatori e le organizzazioni del settore sono stati assolutamente ammirevoli e pazienti, ha aggiunto Attal, questa situazione è motivo di forte preoccupazione per i nostri pescatori che vogliono solo poter continuare a lavorare".

Gli avvertimenti di Parigi, il silenzio di Londra

Parigi minaccia di interrompere la fornitura di energia elettrica all**'Isola britannica di Jersey** e di adottare misure nei settori dei servizi finanziari e della ricerca. L'attuazione degli accordi per la Brexit in effetti si trova davanti numerosi ostacoli, fra cui l'assegnazione delle licenze di pesca: le autorità dell'Isola di Jersey ne hanno rilasciate solo 95 su 169. Londra ne ha concesse ai pescherecci francesi solo 100 su 175. Troppo poche per soddisfare i francesi.

Le forniture energetiche all'Isola di Jersey nella Manica, poco distante dalle coste della Normandia, in un un'area molto pescosa, erano già a rischio prima dell'estate, quando la ministra del Mare, Annick Girardin, aveva parlato di eventuali ripercussioni sugli approvvigionamenti elettrici sottomarini.

Copyright Oliver Pinel/AP
Battaglia sulla pescaCopyright Oliver Pinel/AP

Solo colpa dell'isola di Jersey?

La Francia chiede ora all'Unione europea di prendere una posizione più forte nella disputa sull'accesso alle acque territoriali inglesi, in particolare nel Canale della Manica. Il primo ministro francese, Jean Castex (56 anni), ha dichiarato all'Assemblèe National che l'Ue deve avere un atteggiamento più deciso con il Regno Unito.

Castex: "La Commissione europea deve fare di più"

"È la Commissione europea che deve garantire il rispetto dei termini dell'accordo", afferma Castex. "Lo dico chiaramente anche davanti all'Assemblèe National: la Commissione agisca, deve fare di più, e deve fare in modo che vengano rispettati gli impegni sottoscritti dal Regno Unito". 

La sfida prosegue..

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