G20 finanze: blocchi all'approvigionamento sono una minaccia per la ripresa

G20 finanze: blocchi all'approvigionamento sono una minaccia per la ripresa
Diritti d'autore AP / Andrew Harnik
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Di Euronews Agenzie:  ANSA
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Per il governatore di Bankitalia Visco si tratta di un problema transitorio. Ma c'è anche chi non ne condivide l'ottimismo

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I leader di FMI, G20 e G7 si sono incontrati a Washington per il G20 finanze, a guida italiana. All'ordine del giorno soprattutto la crescita economica, con pochissimo spazio per il cambiamento climatico.

La 'minimum tax' globale per le multinazionali messa a punto dall'Ocse ha il via libera dei ministri delle Finanze e Governatori del G20, ed è pronta per "l'accordo politico" dei capi di Stato e di Governo a fine mese a Roma.

Il pericolo dei "colli di bottiglia"

La fine della pandemia sembra più vicina, secondo i ministri delle finanze intervenuti al vertice; ma blocchi e chiusure hanno indebolito le catene di approvvigionamento, il che potrebbe compromettere l'uscita dalla crisi in termini economici.

Ma se a  Washington sembra prevalere l'ottimismo ("si tratta di strozzature transitorie" ha detto il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, in merito ai colli di bottiglia nell'approvigionamento di merci e materie prime),  c'è chi considera i rallentamenti nelle catene di produzione e distribuzione come una seria minaccia alla ripresa. 

"Le strozzature della catena di approvvigionamento sulle materie prime, sui semiconduttori e le difficoltà di assunzione sul mercato del lavoro sono l'unico rischio che pesa oggi sul ritorno della crescita e sullo slancio della crescita nei prossimi mesi e anni." ha detto in merito il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire.

Il no allo stablecoin

Un altolà è arrivato invece riguardo ai progetti per creare una 'stablecoin', una sorta di valuta digitale su scala globale: servono regole e controlli. "Appoggiamo l'accordo politico" come formulato dall'Ocse l'8 ottobre con l'aliquota minima al 15%, ha spiegato Visco durante una conferenza stampa virtuale.

Ora serve che l'Ocse "sviluppi velocemente le regole-modello e gli strumenti multilaterali": tutto sembra pronto, tuttavia, per un accordo di principio al G20 dei leader di Roma su quello che il communique' finale del G20 finanze definisce "un sistema fiscale internazionale più stabile e giusto". Quanto ai progetti di criptovalute con una quotazione 'stabilizzata' - come quello di Facebook - dal G20 arriva una decisa moral suasion. "Nessuna cosiddetta 'stablecoin' globale dovrebbe diventare operativa prima che tutti i requisiti operativi, legali e di vigilanza siano adeguatamente affrontati attraverso un'architettura adeguata e aderendo a standard applicabili". Solo solo alcuni dei nodi critici del quarto G20 finanze a guida italiana

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