FMI rivede le previsioni di crescita. "Variante Delta l'ha frenata"

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Di euronews
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Per i paesi della zona euro previsto il ritorno ai livelli di prima della crisi già lala fine di dicembre 2021

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La crescita economica ha rallentato nella maggior parte dei paesi ricchi, a causa dell'impatto della variante Delta del coronavirus. È quanto afferma il Fondo Monetario Internazionale, che ha tagliato le previsioni di crescita per il 2021 di paesi come Stati Uniti, Giappone e Germania.

Secondo l'organismo multinazionale i fattori alla base della cattiva performance sono i rischi sanitari, i problemi della catena di approvvigionamento e l'inflazione. Una curva analoga viene ipotizzata per i livelli della produzione mondiale e in particolare per il raffronto tra i dati di ottobre e luglio scorsi, da cui emergono le difficoltà di approvvigionamento.

Petya Koeva Brooks Vicedirettrice del Dipartimento di Ricerca, FMI: "Le interruzioni della catena delle materie prime sono il segno di una ripresa insolita. Non abbiamo mai visto una ripresa dopo una pandemia. In questa fase domanda e offerta non corrisponono alle quotazioni. La domanda si è andata riprendendo ma l'offerta non ha davvero recuperato. E se ne vede l'impatto in molti settori".

Sasha Vakulina Euronews: Nella zona euro l'economia non dovrebbe compensare le perdite del 2020, secondo le ultime previsioni dell'FMI sebbene le prospettive in questa regione siano state riviste al rialzo. Cosa sta succedendo in Europa e perché la situazione qui è così complicata?

"Un modo per capire a che punto siamo è pensare a quando la produzione potrà tornare al livello di prima della crisi. La nostra previsione per la zona euro è che accadrà nell'ultimo trimestre di quest'anno. Alcuni di quei paesi raggiungeranno questo livello più tardi di altri, dunque dobbiamo attenderci una buona differenziazione tra i vari paesi".

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