La Commissione europea conta di mettere in campo misure che consentano ai cittadini comunitari di non andar falliti per scaldarsi e muoversi questo inverno
Il prezzo dei combustibili rischia di destabilizzare l'economia europea e non solo. I leader dell'UE analizzeranno la situazione della storica impennata del gas nel vertice di ottobre ma intanto al forum internazionale del gas di San Pietroburgo, i rappresentanti del colosso energetico russo Gazprom hanno chiarito che la crisi dei prezzi è in gran parte dovuta agli stessi europei.
Le distonie del mercato dell'energia
In questo senso si è espressa Elena Burmistrova, la responsabile delle esportazioni di Gazprom, durante un forum a San Pietroburgo. La soluzione per Burmistrova sta nella cooperazione tra produttori e consumatori in funzione di bilanciamento del mercato. "Per molti anni, l'idea che l'approvvigionamento dal gasdotto russo rendesse dipendenti da un solo fornitore rispetto al più flessibile mercato del gas liquido è stata una narrativa esclusivamente europea. Eppure la realtà dei mercati odierni dimostra che il gas flessibile è finito verso i mercati premium, mettendo gli europei in difficoltà": ha spiegato Burmistrova.
Una volatilità spaventosa
La volatilità senza precedenti nel mercato del gas europeo ha raggiunto il picco mercoledì quando i prezzi alla Borsa di Londra hanno toccato il record storico. Sono scesi solo dopo che il presidente russo Vladimir Putin aveva detto che la Russia era pronta a stabilizzare la situazione.
I contraccolpi europei
Un gruppo di eurodeputati ha sostenuto che Gazprom abbia esercitato deliberatamente pressioni sul mercato, tuttavia i partner europei del fornitore russo hanno affermato di aver rispettato pienamente i propri obblighi contrattuali. Da parte sua la Commissione europea ha promesso di elaborare misure contro l'aumento dei prezzi dell'energia - per frenare l'aumento dei prezzi dell'energia - possibilmente già a dicembre.