Raccoglimento a Kiev per gli 80 anni della strage nazista di Babyn Jar

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Il nuovo memoriale della strage è ipertecnologico, ricco di suggestioni luminose e audiovisive. È stato curato dalla celebre artista contemporanea serba Marina Abramovich. A Babjn Jar sono stati uccisi 34 mila ebrei nel 1941 a colpi di arma da fuoco

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Babyn Jar, in lingua ucraina significa il "fossato della vecchia". È situato in un anonimo parco di Kiev a quattro chilometri dal centro della città. La sua storia è cupa. Qui, tra faggi e betulle, il 29 e il 30 settembre del 1941, vennero uccisi dagli occupanti nazisti trentaquattromila ebrei senza distinzione tra uomini donne e bambini.

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L'ottantesimo anniversario della strage nazista di Babyn Jar, KievSTR/AFP or licensors

È passata alla storia come la più grande strage di ebrei compiuta con armi di fuoco nella Seconda guerra mondiale.

Luogo di memoria da decenni, è stato trasformato in un grandioso e ipertecnologico memoriale, con video di ultima generazione, sculture di avanguardia e giochi di luci artistici. È stato concepito e progettato da Ilija Khrzhanovskij, controverso direttore artistico, e curato dalla celebre artista contemporanea Marina Abramovich.

NELSON ALMEIDA/AFP
Marina Abramovich ha curato il memoriale di Babyn JarNELSON ALMEIDA/AFP

Da discreto complesso di sculture nascosto tra alberi e foglie è stato trasformato, per l'ottantesimo anniversario del massacro, in quella che alcuni giornali ucraini hanno spietatamente chiamato "la Disneyland dell'Olocausto".

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Il presidente Zelenskij ha partecipato alla cerimonia con i suoi omologhi israeliano, Herzog, e tedesco SteinmeyerSTR/AFP

Le celebrazioni si sono svolte in una serata dal clima autunnale. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskij ha preso la parola è ha dichiarato:

"Il memoriale di Babyn Jar ci trasmette tutto il senso dell'orrore, del dolore e delle sofferenze inflitte dal nazismo, dal razzismo, dall'antisemitismo, dalla xenofobia e dall'intolleranza nei confronti dell'umanità. Sfortunatamente questo non aiuta chi qui è stato ucciso. Ma aiuterà i vivi, chi dovrebbe esserne consapevole, ricordare, e testimoniarlo a figlie e nipoti".

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskij di fronte ai nomi di alcune delle vittime della strage del 1941STR/AFP or licensors

Durante la cerimonia sono stati letti i nomi delle vittime.

Negli anni successivi al 1941 e durante l'occupazione hanno trovato la morte anche polacchi, russi, ucraini e rom.

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Il presidente tedesco Steinmeyer e la moglie a Babyn JarSTR/AFP or licensors

Alla cerimonia hanno partecipato anche il presidente israeliano Herzog e quello tedesco Steinmeier, che ha detto:

"chi nel mio Paese, la Germania, è a conoscenza di questo Olocausto compiuto a colpi di armi da fuoco? Chi conosce questi nomi affogati nel sangue? Tutti questi luoghi non hanno spazio nei nostri ricordi. L'Ucraina è ancora lontana e vaga nella mappa delle nostre memorie".

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