Canarie, il governo promette 200 milioni per la ricostruzione

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Di Antonio Michele Storto
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Lo ha annunciato il premier Pedro Sanchez, durante la visita sull'isola. Intanto, l'eruzione vulcanica non è ancora terminata

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Duecento milioni di euro: tanti ne ha promessi il premier spagnolo Pedro Sanchez per il recupero di Las Palmas, isola nonché capitale delle Canarie, che nelle ultime settimane è stata investita da una violenta eruzione del vulcano Cumbre Vieja.

Un evento che ha distrutto centinaia di case e prodotto migliaia di sfollati; e che, come sottolineato dallo stesso Sanchez, nel corso della sua visita ufficiale, non è ancora concluso, costringendo quindi a tenere alta la guardia anche per quanto concerne i rischi per la salute.

 "Penso che sia molto importante che tutti noi manteniamo le precauzioni - ha dichiarato il Premier - e che, come suggerito dal comitato direttivo, dagli esperti e dagli scienziati, rimaniamo vigili: perché il vulcano è ancora attivo e continua a vomitare lava e quindi le conseguenze potrebbero riguardare non solo le perdite materiali, ma anche la salute dei cittadini".

Rimasto dormiente per gli ultimi 50 anni, il Cumbre Vieja ha ripreso a vomitare lava dallo scorso 20 settembre: saturando l'aria di cenere e costringendo a un monitoraggio costante, anche se - stando a quanto dichiarato dalle aurtorità iberiche - al momento non sarebbero stati rilevati valori dannosi per la salute

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