Finita la "pacchia" dei voucher: accordo trovato tra Ue e 16 compagnie aeree

Finita la "pacchia" dei voucher: accordo trovato tra Ue e 16 compagnie aeree
Diritti d'autore Michael Probst/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
Diritti d'autore Michael Probst/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Dovranno rimborsare in tempi brevi i voli cancellati e anche i buoni emessi durante la prima fase della pandemia

PUBBLICITÀ

Tirano un sospiro di sollievo i viaggiatori europei. Grazie a un accordo con la Commissione europea e le autorità nazionali per la protezione dei consumatori, sedici grandi compagnie aeree si sono impegnate al rimborso tempestivo, in caso di cancellazione dei voli.

"Nella fase iniziale della pandemia, alcune compagnie aeree davano voucher ai passeggeri", ha detto il commissario della giustizia, Didier Reynders. "Agivano contro le regole dell'Unione sulla protezione dei consumatori ed era inaccettabile. Oggi hanno accettato di rimborsare i voucher".

I vettori coinvolti nel dialogo con le autorità europee e nazionali sono Alitalia, Aegean Airlines, Air France, Austrian Airlines, British Airways, Brussels Airlines, Easyjet, Eurowings, Iberia, KLM, Lufthansa, Norwegian, Ryanair, TAP, Vueling e Wizz Air.

Le sedici compagnie aeree si sono impegnate a distinguere chiaramente le cancellazioni dei voli da parte loro da quelle del passeggero. I passeggeri potranno ricevere voucher solo per loro scelta e quelli emessi durante le prime fasi della pandemia dovranno essere rimborsati. Infine chi aveva prenotato un volo attraverso un intermediario, potrà richiedere il rimborso direttamente alla compagnia aerea, con quest'ultima che sarà tenuta a informarre i passeggeri di questa possibilità sul proprio sito internet.

La Commissione ha sottolineato che continuerà a controllare queste compagnie aeree, per assicurarsi che rispettino ciò che è stato concordato. Ha anche esortato le autorità dei diversi Paesi dell'Unione a lavorare, per garantire che tutte i vettori restituiscano al consumatore ciò che gli spetta.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Il dilemma della difesa europea: la difficoltà di soppesare costi e benefici

The Big Question: l'eccessivo uso di cloud può avere un impatto negativo sull'ambiente?

Qual è il miglior Paese in Europa per le donne che lavorano?