Ai nostri microfoni Ursula von der Leyen spiega la strategia europea sui microchip

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Obiettivo della UE: "Conquistare il 20% del mercato dei microchip"

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Un’Europa sempre più innovativa. La Commissione europea presenterà un nuovo European Chips Act per mettersi al passo con i leader mondiali sulla progettazione e produzione di microchip.Uno dei punti più importanti che la Presidente Ursula von der Leyen ha evidenziato nel suo discorso sullo stato dell'Unione a Strasburgo.

Nelle ultime settimane, alcuni produttori di automobili europei hanno ridotto la produzione a causa della mancanza di microchip provenienti dall'Asia. L'Europa è fortemente dipendente dai semiconduttori e dai produttori in Cina e Taiwan. Secondo i nuovi piani potrebbe produrre il 20% del mercato dei chip entro il 2030.

Ne abbiamo parlato con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. 

Euronews: "L'Europa non è un po' in ritardo per giocare un ruolo nel mondo del digitale. Il mercato è già ridotto".

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea: "Nel mio intervento mi sono concentrata specificamente sui semiconduttori, un campo in cui l'Europa era leader. Mentre però la domanda mondiale sta crescendo, la produzione in Europa sta diminuendo. E qui dobbiamo davvero agire. Dobbiamo unire le nostre forze. Ed è quello che faremo con lo European Chips Act, che porteremo avanti. Riunire tutte le parti interessate. Abbiamo per esempio una ricerca eccezionale con IMec, in Belgio. Abbiamo i macchinari e abbiamo la produzione. L'importante ora è di unire davvero le nostre forze, ampliare e migliorare in quel campo, perché i semiconduttori sono fondamentali per la competitività e anche per l'indipendenza del nostro mercato unico".

Ridare sovranità tecnologia all'Europa

Questo Documento servirà all’Unione europea per acquisire la sovranità tecnologica e inviare un forte segnale geopolitico ed economico. Tre i punti fondamentali dello European Chips Act: Strategia europea di ricerca sui semiconduttori - Piano collettivo per potenziare la capacità produttiva europea – e un Quadro per la cooperazione e il partenariato internazionale.

La carenza di semiconduttori ha rappresentato uno dei maggiori rischi per la ripresa dell'Europa a causa della pandemia di COVID-19. "I produttori di auto stanno affrontando una crisi dopo l'altra, ci ha fatto notare Jim Holder, Direttore Editoriale di Autocar. Sono sopravvissuti al Covid e ora devono far fronte a questa carenza di semiconduttori di chip che sembra destinata a pesare sui loro introiti per i prossimi sei mesi, o anche di più, fino 18 mesi per quanto riguarda la riduzione dell'offerta di auto che devono vendere."

Nell’ambito del progetto Next Generation EU da 750 miliardi di euro, la Commissione ha promesso un quinto di queste risorse per gli investimenti in progetti digitali.

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