La protesta delle donne, la diplomazia internazionale sempre attiva: l'Afghanistan resta un problema

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Scendono in piazza senza paura le donne afghane che non accettano la sharia. Intanto il governo ad interim non lascia prevedere nulla di buono

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Non cessa la protesta della donne afghane quasi sempre sorvegliate a vista da talebani armati, a volte si tratta solo di un sparuti drappelli con cartelli che chiedono aiuto all'Occidente. Unione Europea e Stati Uniti reagiscono negativamente alla composizione del governo provvisorio afghano, che ricicla la vecchia guardia anche criminale. Rinnegando le promesse fatte questo esecutivo non è né "inclusivo" né "rappresentante" della diversità etnica e religiosa del paese. L'ex presidente Ashraf Ghani, la cui fuga ha spalancato le porte di Kabul ai talebani, si è scusato col popolo afghano per non essere riuscito a garantire loro un futuro migliore.

Le scuse di Ashraf Ghani

“È con profondo rammarico che il mio stesso capitolo si sia concluso con una tragedia simile a quelle dei miei predecessori. Chiedo scusa" Ha scritto in un comunicato ripreso dai social lo stesso Ashraf Ghani. 

La diplomazia europea e statunitense

Il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, e il collega americano, Antony Blinken, si sono visti a Ramstein, in Germania, per parlare su come riuscire a evacuare altri afghani e cittadini stranieri rimasti ostaggio dei Talebani. Blinken ha anche incontrato alcune profughe afghane che hanno spiegato quella che è la grave situazione di chi è rimasto in patria.

La Cina che vuole sdoganare i Talebani

La Cina "attribuisce grande importanza all'annuncio dei Talebani sull'istituzione di un governo ad interim che ha posto fine alle oltre tre settimane di anarchia in Afghanistan": è stato il commento nel consueto briefing del portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, per il quale quanto annunciato "è stato un passo necessario per il ripristino dell'ordine interno e della ricostruzione postbellica". La Cina ha affermato da subito di essere pronta a costruire relazioni amichevoli, del resto la più grande economica asiatica che condivide con l'Afghanistan 76 km de frontiere in alta quota, ha organizzato un riunione con i vicini per trattare diverse questini d'interesse comune.

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