"È terrorismo". Accoltellate sei persone in un supermercato in Nuova Zelanda

"È terrorismo". Accoltellate sei persone in un supermercato in Nuova Zelanda
Diritti d'autore Mark Baker/Associated Press.
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Di Cinzia Rizzi Agenzie:  ANSA, AP, AFP
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L'assalitore, ucciso dalla polizia, era un cittadino dello Sri Lanka, sotto sorveglianza per estremismo islamico dal 201

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La Nuova Zelanda piomba nel terrore. La polizia di Auckland ha ucciso un "estremista violento", che questo venerdì ha accoltellato e ferito almeno sei persone in un supermercato. Tre di loro sarebbero ricoverate in condizioni critiche. 

La premier Jacinda Arden ha confermato che si è trattato di un attacco terroristico, perpetrato da un cittadino dello Sri Lanka già sotto stretta sorveglianza: "Ci sono sei persone innocenti che sono state attaccate, tre delle quali - a quanto ho capito - sono gravemente ferite", ha dichiarato la Arden in conferenza stampa. "È stato un attacco violento, insensato e mi dispiace molto".

"Sotto stretta sorveglianza, ma per legge non poteva essere in carcere"

L’uomo è arrivato in Nuova Zelanda nell'ottobre 2011 e dal 2016 era monitorato dalle autorità e dall'Intelligence, perché sostenitore delle dottrine dello Stato Islamico, alle quali si sarebbe ispirato per l'attacco al supermercato. Erano circa le 14.40 (ora locale, le 4.40 CET), quando l'uomo si è impossessato di un coltello nel negozio e ha iniziato ad aggredire i clienti. Le forze dell'ordine hanno agito rapidamente, entro 60 secondi da quando è inizato l'attacco. 

Arden ha spiegato che l'uomo non si trovava in carcere, nonostante la minaccia, per legge: "Quello che posso dire è che abbiamo utilizzato ogni mezzo legale e di sorveglianza a nostra disposizione, per cercare di proteggere le persone da questo individuo. Molte agenzie e persone sono state coinvolte e tutte erano motivate dalla stessa cosa: cercare di proteggere le persone".

Il peggior attacco terroristico sul suolo neozelandese risale al marzo 2019 a Christchurch, quando un suprematista bianco ha aperto il fuoco contro due moschee, uccidendo 51 persone e ferendone altre 40.

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