4000 persone hanno sfilato per le strade di Riga. Il Primo ministro della Lettonia avverte: "ulteriori misure restrittive per i non vaccinati se salgono i contagi"
Sono scesi in piazza in migliaia a Riga, capitale della Lettonia, per dire no alla "vaccinazione obbligatoria" e contro le restrizioni per il Covid-19. Armati di cartelli e slogan contro le Big Pharma i no-vax hanno sfilato per le strade della città fino alla residenza ufficiale del Presidente, incuranti dei divieti e delle norme anti-assembramento.
“È arrivato il momento di dire stop, la gente è stanca, dice un manifestante. Sono contrario a vaccinare mio figlio, non possono obbligare nessuno.” C’è chi ricorda che il governo aveva dichiarato che la vaccinazione non sarebbe stata obbligatoria, ma ora si rimangiano tutto, dice un ragazzo. “Non ho nulla contro i vaccinati, ma non condanno nemmeno chi non si immunizza. Tutti hanno semplicemente il diritto di scegliere cosa fare, come aveva detto l’esecutivo.”
Intanto nel Paese sul Mar Baltico il numero di contagi sta salendo. Una curva che preoccupa le autorità. Il Primo ministro Krisjanis Karins ha fatto sapere che il vaccino non è obbligatorio ma è una scelta di responsabilità per alcune professioni, ricordando che se le infezioni aumenteranno ancora tutte le persone non vaccinate dovranno sottostare a ulteriori misure restrittive. Come l’allontanamento dal lavoro dei dipendenti senza Green Pass.